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Forte dei Marmi ospita la prima mostra fotografica del regista Peter Chelsom

Dream Role_Lewis in my home town_ 1994, shot on film with Contax T2 Fujifilm_Photo by Peter Chelsom (permission granted)

Tanti appassionati cinefili conoscono il Peter Chelsom regista, autore di pellicole come Funny Bones, Shall We Dance e Serendipity. Ma il cineasta non ha solamente dimestichezza con la macchina da presa, perché da anni accompagna la propria carriera cinematografica con quella di fotografo.

Una passione illustrata da Dream Role, la prima mostra di Peter Chelsom, evento atteso in Italia a Forte dei Marmi (LU) dal 22 giugno al 14 luglio (inaugurazione il 21 alle ore 18.30). Un meraviglioso e seducente puzzle di frammenti d’esistenza, scatti di scena, inquadrature di volti, espressioni e sogni atti a costituire un’esposizione di 50 immagini, una parte delle quali mai resa pubblica.

In 35 anni di cinematografia, il regista britannico ha avuto modo di lavorare con i migliori attori di Hollywood e alcuni di loro si riconoscono nei suoi scatti, da Jerry Lewis a Diane Keaton, Charlton Heston, Jennifer Lopez e Gary Oldman. Dream Role fa convivere le celebrità con gente comune, ritratta nella sua quotidianità. L’autore ci fa inoltre conoscere i luoghi dell’infanzia e i set dei suoi film.

Il percorso espositivo della mostra

La mostra, curata da Beatrice Audrito e patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, è allestita tra le mura del Fortino Leopoldo I in Piazza Garibaldi – luogo iconico della cittadina – e trasuda tutta la profonda dedizione di Chelsom per la fotografia, nata ancor prima di fare cinema:

«Prima di morire, mio padre mi donò una Kodak Retinette 1B per il mio tredicesimo compleanno. Improvvisamente, tutto divenne fotografia. Ne ero ossessionato. È il motivo per cui sono diventato un regista.»

Dream Role_Peter Chelsom on set of SECURITY, Forte dei Marmi, Ph Riccardo Ghilardi, Courtesy Sky Vision

Il percorso espositivo procede per sezioni, la prima delle quali racconta la produzione giovanile dell’artista, contraddistinta dalla realizzazione della trilogia composta da Treacle, Hear My Song e Funny Bones, girati nella città natale di Blackpool sulla costa nord-occidentale dell’Inghilterra. Gli anni di Hollywood rientrano invece nella seconda sezione, ricca di fotografie in bianco e nero, bicromia ideale per ritrarre i miti della mecca del cinema.

Protagonista di una sezione specifica è proprio la località marittima toscana che ospita l’allestimento: un ciclo di scatti ripercorre il dietro le quinte di Security, qui ambientato nel 2021 e interpretato da Marco d’Amore, Maya Sansa, Silvio Muccino e Fabrizio Bentivoglio.

Dream Role, un titolo emblematico

Dream Role_Peter Chelsom Kodak Retinette 1B frame

Il titolo della mostra, Dream Role, coincide anche col nome della sezione più curiosa e interessante, che coinvolge grandi attori impegnati a rivelarsi all’obiettivo nel ruolo dei loro sogni, la parte cioè per la quale avrebbero voluto essere ingaggiati. Stile unico, ironia e sarcasmo gli elementi permeanti ogni singola fotografia evinta da una raffinata selezione:

«È la fotografia a influenzare i miei film. I film raccontano storie, cosi fanno le fotografie.»

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni con orario 10.00 – 12.00 e 17.00 – 23.00, ingresso gratuito. Per tutte le informazioni è possibile contattare telefonicamente l’Ufficio Informazioni Turistiche al 0584/280292 o inviare una e-mail a forteinfo@comunefdm.it. Sito ufficiale www.visitforte.com.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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