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Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e David Cage presentano la Video Game Zone

Oltre tre anni fa, il Museo Nazionale del Cinema di Torino riapriva ufficialmente le porte al pubblico dopo la pandemia di Covid-19, inaugurando Cine VR, la prima sala cinematografica italiana completamente dedicata alla realtà virtuale. Il 2 luglio p.v. sarà invece proposta ai visitatori un’area permanente adibita al videogioco, la Video Game Zone.

Tra le prime sezioni museali dedicate alla sfera videoludica, verrà presentata ufficialmente dal direttore del Museo del Cinema Domenico De Gaetano insieme al Presidente Enzo Ghigo e a un ospite d’eccezione, David Cage, classe 1969, fondatore di Quantic Dream nonché uno dei più talentuosi e influenti autori di videogames (Fahrenheit: Indigo Prophecy, Heavy Rain, Beyond: Two Souls, Detroit: Become Human), sulla scena da ormai 25 anni.

La conferenza stampa delle ore 11.00 anticiperà la masterclass che mezzora dopo Cage terrà nell’Aula del Tempio prima di ricevere il prestigioso premio Stella della Mole alle ore 12.30:

Nella mia carriera ho sempre sostenuto l’idea che i videogiochi siano una forma di espressione creativa, proprio come il cinema o la letteratura– afferma Cage – “Come creatore, sono onorato che siano esposti i nostri giochi ‘Heavy Rain’ e ‘Detroit: Become Human’ e sono entusiasta di celebrare l’apertura della mostra con una Masterclass. Sarà l’occasione per discutere di come i videogiochi e il cinema si influenzano a vicenda per spingere i confini della narrazione.”

Video Game Zone, uno spazio unico nel suo genere

Video Game Zone, allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, è curata dallo stesso De Gaetano insieme a Fabio Viola in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino. Di seguito le prime dichiarazioni del direttore:

Il cinema e il videogioco hanno caratteristiche, strutture, personalità e metodi di fruizione totalmente diversi, ma le intersezioni e le influenze reciproche sono innumerevoli e sempre più evidenti. Abbiamo creato uno spazio unico nel suo genere, perfettamente inserito nel percorso museale, che racconta il legame sempre più forte tra videogioco e cinema […]”

Enzo Ghigo ribadisce parte di questi concetti:

Dopo le salette dedicate al VR, il Museo Nazionale del Cinema si apre a nuovi linguaggi che possano dialogare in maniera trasversale e indirizzarsi a un pubblico sempre più ampio. Stiamo attraversando un momento di grandi e rapide trasformazioni e sta anche a noi, come museo, saperle intercettare per tempo e metterle a disposizione dei nostri tantissimi visitatori.

Fabio Viola sottolinea che “Se il cinema con la sua immagine in movimento ha plasmato l’immaginario collettivo attraverso la narrazione visiva, i videogiochi hanno esteso questo immaginario, offrendo non solo storie da guardare, ma anche da vivere e influenzare direttamente […]”.

La prorettrice dell’Università degli Studio di Torino Giulia Carluccio spiega che “Da anni l’Università di Torino ha avviato ricerca e didattica sui temi legati alla gaming culture. Il nuovo progetto che vede il nostro Ateneo partner del Museo Nazionale del Cinema conferma la vivacità della ricerca universitaria sempre più attenta ai bisogni e alle trasformazioni della società contemporanea.”

Riccardo Fassone, professore associato di Storia e Teoria delle forme ludiche di UNITO e game designer, aggiunge che “[…] Un mezzo di comunicazione popolare e autoriale, a cavallo tra arte e industria, tra narrazione e design, trova un luogo privilegiato di esposizione e analisi in un contesto che si è sempre dimostrato ricettivo ai cambiamenti e alle innovazioni.

Percorso espositivo e campagna acquisizioni

Il percorso espositivo conta una proiezione centrale di film e serie tv ispirate al videogioco, alla quale si sommano quattro postazioni audiovideo con intro e trailer di videogames, developments diaries (processi di produzione, making of, game play, tecniche di realizzazione), teche espositive e narrazioni videoludiche.

Il Museo Nazionale del Cinema ha avviato una meticolosa campagna di acquisizione focalizzata interamente sul gaming, sul materiale di gioco, versioni giocabili, manuali e tanto altro. I primi titoli:

  • ALAN WAKE 2 (Remedy Entertainment, 2023)
  • ANOTHER WORLD (Éric Chahi, 1991)
  • ASSASSIN’S CREED® MIRAGE (Ubisoft, 2023)
  • BRAID (Number None, 2008)
  • BROKEN SWORD (Revolution Software, 1996)
  • DEATH STRANDING DIRECTOR’S CUT (Kojima Productions, 2021)
  • DETROIT: BECOME HUMAN (Quantic Dream, 2018)
  • FINAL FANTASY VII (Square Enix, 1997)
  • GONE HOME (Fullbright, 2013)
  • HEAVY RAIN (Quantic Dream, 2010)
  • LIFE IS STRANGE (Square Enix, 2015)
  • PRINCE OF PERSIA (Jordan Mechner, 1989)
  • RED DEAD REDEMPTION (Rockstar Games, 2010).

Prossime acquisizioni:

  • HER STORY (Sam Barlow, 2015)
  • TELLING LIES (Annapurna Interactive, 2019)
  • IMMORTALITY (Half Mermaid, 2022)

L’accesso alla masterclass è gratuito previa prenotazione sul sito https://cinema.museitorino.it

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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