Una delle più grandi attrici di tutti i tempi rivivrà in un biopic scritto (con la revisione del compianto Andrea Purgatori), diretto e interpretato da Monica Guerritore. L’annuncio è stato dato durante la premiazione ai Women in Cinema Awards avvenuta nel corso dell’80a edizione appena conclusa della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a distanza di mezzo secolo dalla morte dell’immensa Anna Magnani, scomparsa il 26 settembre 1973.
Nannarella – questo il titolo della pellicola biografica – non rappresenta soltanto il ritorno sul grande schermo della Guerritore dopo cinque anni, ma addirittura l’esordio assoluto dietro la macchina da presa. Classe 1958 e romana come la grintosa Anna, l’artista (anche drammaturga e scrittrice) inizierà le riprese della sua opera prima a fine marzo 2024, materializzando così un sogno coltivato per tanti anni in virtù della sconfinata passione nutrita per colei di cui vestirà orgogliosamente i panni.
Un ruolo impegnativo, forse troppo a detta di qualcuno, ma al quale la Guerritore si è detta pronta avendo tenuto già lo scorso gennaio al teatro Quirino di Roma una conferenza-performance sulla “lupa popolana”.
Un progetto in costruzione
A sostenere il film Rai Cinema con il supporto del Ministero della Cultura, non sufficienti tuttavia per dare il respiro voluto al progetto. Per questo a ottobre partirà la campagna di sostegno popolare su Kickstarter:
“Abbiamo ottenuto sostegni preziosissimi e vitali come l’aria per la realizzazione di questo progetto, ma non basta.” – ha spiegato la Guerritore – “Si rende necessaria una campagna al fine di infondere più energia e forza alla pellicola, che non dovrà scendere a compromessi né subire restrizioni, avendo quindi a disposizione un budget più cospicuo, più mezzi, più giorni di riprese e più libertà in tutti i sensi.”
Il Premio Oscar ottenuto da Anna Magnani nel 1956 per La Rosa Tatuata sancì la sua definitiva consacrazione a livello mondiale ed è proprio la vigilia di quella fatidica serata (21 marzo) il punto di partenza per raccontare la parabola personale e professionale di Nannarella. Hollywood la ricorda come fosse ieri, attraverso le parole di profonda stima da parte di illustri colleghe come Meryl Streep e Susan Sarandon che seguitano a menzionarla durante interviste e conferenze stampa.
Un cast da selezionare
La Guerritore pensa che “sarebbe bellissimo ingaggiare grandi divi americani per interpretare Tennessee Williams, Hal Wallis e le personalità entrate nella vita della Magnani.” Ha però sempre escluso il coinvolgimento di un’attrice straniera per la parte della protagonista, avallando in questo caso la polemica di Pierfrancesco Favino rivolta agli attori non italiani chiamati spesso a interpretare personaggi simbolo del Belpaese, ultimo Dino Ferrari per il quale Michael Mann ha scelto Adam Driver:
“Un’americana non si è mai sognata di fare Anna Magnani. Esistono ruoli che devono essere presi da italiani, e la Magnani fatta da una dell’Ohio non può mandarti a quel paese come faceva lei!”
L’obiettivo non è dunque solamente legato all’intento celebrativo. L’omaggio tangibile vuol essere la restituzione sulla scena della dimensione di quotidianità dell’Anna prima di tutto donna, capace di esprimere una romanità tale da portarla alla ribalta ma mai sconnessa dal sentimento personale e dalle intime emozioni di cui si faceva genuina portatrice sana (e talvolta scomoda).
Altre attrici per il ruolo di Anna: una considerazione
Si rimane comunque un po’ perplessi pensando che soltanto ora il cinema italiano si sta muovendo per un tributo doveroso a una delle sue migliori e veraci ambasciatrici. E inoltre, Monica Guerritore sarà la persona giusta per quest’onere/onore che non ammette fallimento? Sofisticata, attiva sia al cinema che a teatro, promulgatrice letteraria e di certificata esperienza, la Guerritore non è però l’unica a poter vantare il pedigree potenzialmente idoneo per l’immedesimazione in Nannare’.
Certamente avrebbero meritato piena considerazione altri nomi del panorama cinematografico, ad esempio Antonella Attili, anche lei romana, nel cast di tanti film d’autore, dal debutto in Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (che la rivorrà due anni dopo, nel 1990, per Stanno tutti bene e poi ne L’uomo delle stelle nel 1995) alle presenze sui set di Ettore Scola, Pupi Avati, Antonello Grimaldi e Gianluca Maria Tavarelli.
Chioma nera e folta, 1,68 m di altezza, bravura da vendere oltre all’appropriato physique du rôle. Ogni modo, in un cast ancora interamente da selezionare, la Attili potrebbe ipoteticamente trovare spazio nelle vesti di un altro personaggio in grado di valorizzarne l’oramai maturo e indubbio talento recitativo.