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Pompei Z, lo zombie horror interamente girato con l’AI

Ha già un titolo ed è in fase di realizzazione lo zombie horror di Andrea Biglione interamente girato con l’Intelligenza Artificiale. Nelle sale nel 2026, Pompei Z è in realtà un connubio di capacità umane e tecnologia digitale A.I., dal momento che soggetto e sceneggiatura recano firma umana – quella dello stesso Biglione e Roberto Bessi (co-produttore con il General Manager per Kalicon Alessandro Torrisi) – ma compariranno avatar AI con i connotati degli attori che performeranno sullo schermo.

L’opera in 4k beneficierà di una post-produzione che interessa suono, mix e color correction coniugando tecnica, narrazione d’autore e immagini all’avanguardia create dall’Intelligenza Artificiale Generativa.

Pompei Z è scritto per essere un thriller horror post-apocalittico che racconta lo svolgersi di un improvviso terremoto sotto i Campi Flegrei, un fenomeno catastrofico che si abbatte su Pompei squarciandola nel bel mezzo del vertice del G7 sul clima. Ne deriva un’epidemia zombie scatenata da un gladiatore del 79 d.C, che getta nel caos i governi stravolgendo il già precario equilibrio politico fra le nazioni del mondo. L’intervento militare è inevitabile, probabilmente una “sanificazione” nucleare del sito archeologico che significherebbe annientamento atomico.

Gli artefici dell’opera

Il film vuole riprendere i temi attuali, le guerre in atto, il collasso climatico, l’irruenza dei media digitali e l’avanzare inesorabile dell’A.I., studiata a fondo da Andrea Biglione, che ha conseguito dal 2020 a oggi alcuni master professionali in Artificial Intelligence e Blockchain Management.

Regista dal 2011 (anno dell’esordio con Almeno tu nell’universo), ha ora il supporto della Kalicon, casa di produzione audiovisiva multigenere che parla italiano ed è in auge da oltre 30 anni. Vanta una carriera pluridecennale anche Roberto Bessi, figura di riferimento del cinema internazionale visti i suoi importanti contributi produttivi e le collaborazioni: a lui riferibili I predatori dell’anno Omega (1983), Ladyhawke (1985), From Beyond – Terrore dall’ignoto (1986) e Minotauro (2006).

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Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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