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Volonté – L’uomo dai mille volti: il film evento per tre giorni nelle sale

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Elio Petri, 1969)

Uno, nessuno, cento, mille! Erano i volti che uno dei più grandi attori della scena cinematografica sapeva mostrare davanti alla cinepresa di sommi registi quali Sergio Leone, Carlo Lizzani, Elio Petri e Francesco Rosi. L’ultimo omaggio alla vita e alla carriera di Gian Maria Volonté arriva proprio nel 2024, anno che segna il trentennale della sua morte.

Volontè – L’uomo dai mille volti, esaustivo documentario scritto e diretto da Francesco Zippel, viene distribuito nelle sale da Lucky Red il 23, 24 e 25 settembre dopo essere stato presentato in concorso all’81a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sezione Venezia Classici Documentari sul Cinema.

Un ritratto in celluloide

Questo ritratto in celluloide vede la partecipazione di tanti protagonisti del grande schermo tricolore, da Fabrizio Gifuni a Valeria Golino, e poi Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino e Toni Servillo, fino al regista Marco Bellocchio e alla figlia dell’eclettico interprete milanese, Giovanna Gravina Volonté.

Co-prodotto da Quoiat Films, Rai Documentari e Luce Cinecittà con il contributo di Rai Teche, il film di Zippel intende ricordare il percorso personale e artistico di Volonté, rimarcando l’importanza del suo lavoro, della sua espressività e dedizione prese a riferimento dalle scuole di recitazione e spettacolo.

Immagini, clip e segmenti inediti ci raccontano l’individuo prima del mito, i cardini del suo pensiero militante e l’arte incarnata dalla sua comunicazione dinanzi all’obiettivo della macchina da presa. Un evento al cinema per soli tre giorni.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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