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Alex Garland torna a raccontare la guerra: Warfare ad agosto nelle sale

Photo credit: Murray Close

A un anno dall’uscita nelle sale cinematografiche di Civil War, I Wonder Pictures presenta un nuovo film che ben riflette i tempi odierni – flagellati dalle tensioni internazionali, dalle guerre in atto – ma con uno sconvolgente excursus nel passato bellico. Arriverà in Italia il 21 agosto 2025 Warfare – Tempo di guerra, scritto e diretto da Alex Garland insieme a Ray Mendoza, e prodotto da A24.

I due registi mettono in scena un soggetto difficile, tratto da una storia vera e infarcito di un’azione crudelmente immersiva e profondamente drammatica. Ricordi, testimonianze, esperienze e vissuti di un gruppo scelto di Navy Seals ci riportano al 2006 e alle cruente fasi di una missione ad alto rischio condotta a Ramadi in Iraq.

Un war movie che non fa sconti

Warfare è una pellicola che non fa sconti e racconta con viscerale schiettezza e dovizia nei dettagli un conflitto combattuto anche dallo stesso Mendoza, ex soldato e veterano passato ora dietro la macchina da presa per fare da consulente militare a Garland. La sua collaborazione vuol rendere il war movie ben più di un mero prodotto cinematografico, una visione totale e totalizzante della paura, della morte, del sangue versato sul territorio iracheno da giovani coraggiosi al servizio del proprio Paese in una terra lontana e ostile.

Per questo potente viaggio in mimetica è stato selezionato un cast di talenti provenienti da Hollywood, e fra questi Joseph Quinn (Stranger Things), Kit Connor (Rocketman), Will Poulter (Maze Runner), Cosmo Jarvis (Shogun), Charles Melton (Riverdale), Michael Gandolfini (Beau ha paura), D’Pharaoh Woon-A-Tai (Reservation Dogs) e Finn Bennet (True Detective).

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Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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