Titolo originale: Almost dead
Regia: Giorgio Bruno
Sceneggiatura: Giorgio Bruno, Davide Chiara, Daniele Pace
Cast: Aylin Prandi, Sean James Sutton, Valentina Ferrante, Giovanni Geo Johnson
Musiche: Massimo Filippini
Produzione: Italia 2016
Genere: Zombie Movie
Durata: 85 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
È notte fonda quando la dottoressa Hope Walsh (Aylin Prandi) si risveglia all’interno di un’auto incidentata e di fianco a un cadavere. La memoria va e viene, il cellulare squilla, lei risponde ma non sa dove si trovi, tutt’intorno solo alberi e una bruma inquietante. L’apocalisse prende forma e ha la forza di un’orda di zombies che si riversa sull’automobile cercando di stanare la preda rinchiusa.
Terrorizzata e incredula, Hope si accorge di non essere sola nell’abitacolo. La domanda è una soltanto: cosa è successo mentre era incosciente?
Recensione
85 sono i minuti necessari all’intera visione di questo noiosissimo Almost dead, una pellicola che ruba letteralmente un’ora e mezza allo spettatore tramite una presa in giro colossale. Tanto rammarico per l’ennesima occasione persa da parte di una co-produzione italiana timorosa di sbagliare e vigliacca nel proporre un’idea di horror veramente fallimentare.
Il basso budget non è una scusante ma un valido motivo per mostrare il talento del regista indipendente, estroso e geniale. Beh, metteteci una pietra sopra: Giorgio Bruno ci propina uno z-movie ispirato alle pietre miliari di Romero ma soggetto e sceneggiatura fanno pena. La scrittura dello stesso Bruno, di Davide Chiara e Daniele Pace si aggrappa a uno stile di ripresa minimalista, eppure il minimalismo non dovrebbe essere un alibi ma un volano per la vera arte.
Almost dead annega nella sua prolissa staticità: dura assistere a una vicenda in cui la protagonista, tra singhiozzi, grida e smorfie di dolore, non fa altro che parlare al telefono, manifestare paura e infine palesare una non-identità disarmante. Due o tre angolazioni di inquadratura, poche comparse e tre characters sono degni di un mero lungometraggio da centro sperimentale di cinematografia, niente di più.
Giorgio Bruno deve sapere che il suo Almost dead non è Locke, così come lui non è Steven Knight.
CINEFOCUS
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Curiosità
Girato a Catania, il film è stato realizzato con soli 20 mila dollari di budget.