Titolo originale: Dr. Strangelove or: How I learned to stop worrying and love the bomb
Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Terry Southern, Peter George
Cast: Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden, James Earl Jones
Musiche: Laurie Johnson
Produzione: Regno Unito, USA 1964
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti
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Giudizio:
Trama
Il generale Ripper (Sterling Hayden), militare esaltato e piscopatico, invia a un gruppo di bombardieri americani l’ordine di sganciare bombe nucleari su tutta la Russia, in risposta a un attacco da parte del Cremlino che in realtà non è mai avvenuto. Il presidente degli Stati Uniti (Peter Sellers) riunisce il consiglio di guerra al Pentagono per trovare una soluzione insieme al Capo di Stato sovietico.
L’enigmatico Dr. Stranamore (Peter Sellers) agisce come consulente. Intanto il generale Mandrake (Peter Sellers) cerca di convincere Ripper a far rientrare gli aerei.
Recensione
Il capolavoro satirico di Stanley Kubrick appare come un riuscito tentativo di esorcizzare le paure derivanti dalla Guerra Fredda in atto in quegli anni difficili e tormentati a livello politico.
La commedia, il cui titolo completo è Il dottor Stranamore – Ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, si ispira al romanzo Red Alert di Peter George configurandosi come un messaggio irriverente ma geniale, basato sulla tripartizione di spazi e tempi egualmente trattati e approfonditi.
Si raccontano le vicende di un bombardiere che sta per attaccare un obiettivo militare, di un generale che sovverte le gerarchie e lancia un ordine folle e di un presidente americano impegnato a trovare una soluzione disperata insieme al suo staff bellico al Pentagono. Peter Sellers, attore istrionico e plurivalente, interpreta i ruoli del presidente, del generale Mandrake e del dottor Stranamore.
Il trio di personaggi risulta molto variegato perchè composto da caratteri estremamente diversi fra loro: il presidente Muffley appare prima risoluto, poi impacciato durante la lunga conversazione al telefono con il Leader sovietico, tanto che i toni si fanno quasi infantili, elementari; il generale Mandrake si trova a convivere con le manie psicotiche di un superiore, tentando di sopravvivere in una base assaltata da soldati armati; infine il Dottor Stranamore, un ambiguo stratega tedesco in sedia a rotelle che dispensa consigli oscuri.
La storia, imperniata su dialoghi piuttosto surreali, ha il suo paradossale slogan, “La pace è la nostra professione”, che campeggia su ogni manifesto presente nelle inquadrature. Nell’estrema nitidezza del bianco e nero si riflette un dramma mitigato dai toni comici, alla fine del quale l’inevitabile ha il sopravvento, ma con risvolti indubbiamente curiosi.
Curiosità
Il generale pazzo si chiama Jack D. Ripper, ovverosia Jack lo squartatore.