Titolo originale: Killers of the flower moon
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura: Eric Roth, Martin Scorsese
Cast: Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone, John Lithgow
Musiche: Robbie Robertson
Produzione: USA 2023
Genere: Storico
Durata: 206 minuti
Regia:
Interpretazione:
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Musica:
Giudizio:
Trama
Inizio XX secolo. Un enorme giacimento di petrolio viene scoperto all’interno dei territori degli Osage, che divengono all’improvviso immensamente ricchi. Il benessere di questi nativi americani attira però l’interesse dei bianchi, decisi ad appropriarsi di quella ricchezza ricorrendo perfino all’omicidio.
Recensione
Il ritorno in sala di Martin Scorsese dopo quattro anni da The Irishman è giustamente molto atteso, specialmente per la presenza di Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, attori feticci del cineasta hollywoodiano per la prima volta insieme in un suo film.
Tratto dall’acclamato best seller di David Grann, Killers of the Flower Moon racconta attraverso uno sguardo mai pietoso ma costantemente incisivo un pezzo di storia statunitense ancora non del tutto risolto. Una vicenda che mischia lo spargimento di sangue e la caccia all’oro nero, la cultura del cosiddetto “uomo bianco” con quella dei nativi americani.
Nonostante le premesse e una direzione degna di nota, l’eccessivo e ridondante materiale narrativo appesantisce le oltre tre ore di visione, non trovando mai un ritmo che riesca a sostenere la durata e finendo con il depotenziare quegli elementi che oggettivamente risaltano del testo filmico: una fotografia curata nei minimi dettagli, una colonna sonora evocativa e interpretazioni centrate tra le quali risalta la magnetica attrice sioux Lily Gladstone.
De Niro interpreta probabilmente il suo miglior ruolo da un decennio mentre DiCaprio si dimostra come al solito all’altezza ma senza brillare come si sarebbe sperato: il suo personaggio, quello del protagonista Ernest Burkhart, sembra restare intrappolato in una scrittura bidimensionale che non lascia spazio a una vera evoluzione, portando un ingombrante punto di vista che non sempre risulta efficace per la messa in scena della storia vera.
L’attuale collaborazione con Apple TV+, successiva a quella con Netflix, ha lasciato decisamente molta libertà a Scorsese, che stavolta cerca di fondere insieme tutto quello che come autore ha lasciato alla storia del cinema perdendosi però nuovamente da qualche parte, a metà strada tra un prodotto per il grande schermo e uno per lo streaming, da guardare spacchettato comodamente sul divano.
Curiosità
Alcuni dialoghi sono recitati nell’originale lingua Sioux.
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