Titolo originale: The sword and the sorcerer
Regia: Albert Pyun
Sceneggiatura: Tom Karnowski, John V. Stuckmeyer, Albert Pyun
Cast: Lee Horsley, Kathleen Beller, Richard Lynch
Musiche: David Whitaker
Produzione: USA 1982
Genere: Fantasy
Durata: 100 minuti
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Giudizio:
Trama
Da tempo bramoso di conquistare il ricco regno di re Riccardo, il perfido tiranno Titus Cromwell (Richard Lynch) ci riesce con l’aiuto del mago Xusia compiendo un autentico massacro. Anni dopo il principe Talon (Lee Horsley), figlio del sovrano ucciso e unico sopravvissuto alla strage, torna per rivendicare il trono: lo farà brandendo la potente spada a tre lame appartenuta a suo padre.
Recensione
Difficile da credere, eppure questo sedicente fantasy dall’assai limitato appeal visivo è stato un successo main stream nell’anno di grazia di un cult granitico, quel Conan il barbaro diretto da John Milius con il possente Arnold Schwarzenegger nel ruolo dell’invincibile Cimmero. Il 1982 ha dunque portato bene ad Albert Pyun e al suo La spada a tre lame, B-movie che in sala ha incassato 39 milioni di dollari a fronte di una misera spesa di 4 investiti in pura aria fritta.
La fiaba è servita con un crudismo narrativo spiazzante per quanto canonico e sempliciotto. Personaggi ultraclassici costellano un immaginario fiacco e svogliato nel quale la tracciabilità della vicenda appare evidente ancor prima di sparare i fuochi d’apertura: un crudele tiranno, con la complicità di un mago, conquista nel sangue un pacifico regno, trucida re e regina lasciando pericolosamente in vita il figlio, che tempo dopo torna impugnando la spada del potere, una tre lame da gioco in finto metallo per bambini.
Siamo al limite della parodia ma è pur vero che questa tipologia di film a carattere espressamente favolistico trova negli anni ’80 il suo personale brodo di giuggiole. Characters ortodossi ma comunque interessanti, da Titus Cromwell (generale romano shakespeariano + astuto ed eroico condottiero britannico = villain tragico) alla bella principessa Alana fino all’effimero consigliere Machelli e Xusia.
Il protagonista rappresenta invece l’eccezione, perché Talon è in sostanza un He-Man triste e fallimentare, spocchioso ma ingenuo, interpretato non male ma peggio da Lee Horsley, insomma niente a che vedere con Richard Lynch, il quale con il solito pratico cinismo attoriale fa sempre centro.
Curiosità
Richard Moll venne scelto per il ruolo del mago Xusia in virtù del suo fisico imponente e l’elevata statura.