Titolo originale: Saw X
Regia: Kevin Greutert
Sceneggiatura: Peter Goldfinger, Josh Stolberg
Cast: Tobin Bell, Synnøve Macody Lund, Shawnee Smith, Steven Brand
Musiche: Charlie Clouser
Produzione: USA, 2023
Genere: Thriller
Durata: 118 minuti
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Interpretazione:
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Musica:
Giudizio:
Trama
Gli eventi di Saw X si svolgono dopo quanto accaduto nel primo capitolo della saga: Saw – L’enigmista.
Nella speranza di curare il cancro che lo sta uccidendo, John Kramer (Tobin Bell) decide di recarsi presso una clinica che promette di potergli salvare la vita. La verità dietro a questa speranza si rivela drammatica e trascinerà nuovamente John nel vortice di violenza che lui vede come l’applicazione pratica e viscerale della giustizia attraverso elaborate trappole mortali.
Recensione
Il titolo diretto da Kevin Greutert racconta le vicende che coinvolgono John Kramer subito dopo il primo capitolo diretto da James Wan: una scelta interessante e potenzialmente in grado di rinvigorire una saga non sempre a fuoco. Saw X non lesina in sangue ed efferatezza, regalando allo spettatore un intrattenimento per stomaci forti e una violenza decisamente poco edulcorata.
Josh Stolberg e Peter Goldfinger riescono a dare vita a una sceneggiatura che, pur non dimenticando le dinamiche narrative proprie del canone del franchise, si rivela fresca, capace di mantenere vivo l’interesse ma in grado di accontentare anche lo spettatore casuale. Un thriller feroce visivamente d’impatto, forte di una fotografia curata, imperniata su una palette di colori saturi e scuri, ideali per rendere efficaci le efferate sequenze gore.
La pellicola di Greutert non si risparmia in tal senso, portando in scena un incubo che vive di mutilazioni e atrocità. Non un semplice nuovo capitolo, ma un prequel che svela dettagli sul passato di Kramer, vittima trasformatasi nel peggior carnefice attraverso la sua farneticante e illusoria giustizia, totalmente arbitraria e che nel suo delirio dovrebbe ristabilire gli equilibri tra i rapporti umani.
Nei panni del protagonista troviamo un Tobin Bell convincente come sempre, nel ruolo di un uomo trascinato nel delirio e nella follia sanguinaria: colpa della rabbia, ma anche di un insostenibile dolore tradotto in tremenda follia omicida.
Curiosità
Nella scena in cui nel 2001 John Kramer contatta la clinica inviando una e-mail, utilizza una casella Gmail. Si tratta di un blooper in quanto il celeberrimo gestore della messaggistica online entrò in attività solo nel 2004.
Photo credits: Alexandro Bolaños Escamilla
Immagini: © Eagle Pictures