Titolo originale: The Iced Hunter
Regia e sceneggiatura: Daniele Cancila
Cast: Ivan King, Alex Lucchesi, Alessio Cherubini, Federico Mariotti
Musiche: Marco Barone
Produzione: Italia 2020
Genere: Fantasy
Durata: 96 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Un alone di mistero avvolge il Cacciatore di ghiaccio, membro più portentoso dei Domini Lupi. Non si tratta di un normale essere umano e i suoi ricordi sembrano riemergere da una vita passata, dove il suo mentore Rafael gli insegnava a controllare i suoi poteri.
Proprio questi sembrano essere l’unica arma per contrastare la terribile setta di spiriti immateriali, guerrieri spietati desiderosi di vendetta. Lui non ricorda nulla di ciò che gli sta capitando, mentre uno squadrone cupo e minaccioso è sulle sue tracce.
Recensione
“E’ la tua natura, sangue chiama sangue, devi solo seguire il tuo istinto.”
Così il maestro Rafael insegna all’allievo, spronandolo ad ascoltare il suo potere e liberarlo. E’ affidato all’istinto e all’innata potenza del Cacciatore l’intero destino della vicenda. Peccato che la sua memoria brancoli nel buio e che la sua unica speranza sia una giovane ragazza dal passato tormentato. Che l’amore possa liberarlo?
Questo lungometraggio fantasy è l’esordio indipendente di Davide Cancila, interessante nuovo autore nel panorama cinematografico italiano. Il film è interpretato da Ivan King, interprete del protagonista Tsayd Qerach, il cacciatore di ghiaccio, quindi Alex Lucchesi (il mentore Rafael), Alessio Cherubini (Alexei) e Federico Mariotti (Valus).
La sceneggiatura della pellicola risulta farraginosa ma comunque avvincente e sicuramente adattata alle esigenze di una produzione indipendente. L’ambientazione e la fotografia ricordano epiche scene di saghe come Merlin, ma sovrappongono il periodo storico a quello contemporaneo, mischiando tempo e spazio e creando una bolla narrativa abbastanza originale.
Degna di menzione la colonna sonora di Marco Barone, che detta il ritmo dell’azione scandendo i combattimenti.
Curiosità
Il lungometraggio ha ottenuto il Premio Best Bizzarre all’Optical Theatre Festival, inoltre i premi al Miglior Film e Miglior Attore (Alex Lucchesi) riconosciuti dal Tuscany Web Fest.