Titolo originale: The Nun 2
Regia: Michael Chaves
Sceneggiatura: Ian Goldberg, Richard Naing, Akela Cooper
Cast: Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Anna Popplewell, Bonnie Aarons
Musiche: Marco Beltrami
Produzione: USA 2023
Genere: Horror
Durata: 110 minuti
Regia:
Interpretazione:
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Giudizio:
Trama
Francia, 1956. L’uccisione violenta di alcuni prelati – ultimo un prete bruciato vivo – preoccupa il Vaticano che, temendo a ragione il ritorno del Valak, chiama ancora una volta sorella Irene (Taissa Farmiga). L’ex novizia credeva di aver sconfitto definitivamente il male nell’abbazia di Santa Carta ma ora il terrificante demone ha alzato il tiro e, sempre camuffato da suora, s’insinua in un collegio femminile ed è molto più potente che in passato.
Recensione
Lo spin-off prequel di The Conjuring – Il caso Enfield aveva già ampiamente detto la sua sull’abominevole demone le cui fattezze da suora avevano tolto il sonno a molti fan del franchise creato da James Wan. Il successo di The Nun ha inevitabilmente spinto le case di produzione New Line Cinema, Atomic Monster e The Safran Company a concedere pronta replica alle platee dell’horror costruendo una storia ormai logora, di cui si è raschiato il fondo del barile.
La dimostrazione lampante la offre questo nono capitolo del The Conjuring Universe, senza acuti, totalmente privo di fascino e, più che rivedibile, da accantonare evitando di inserirlo in cineteca. L’entità non spaventa e una delle cause risiede nel fatto che le si è tolta la location privilegiata, ovverosia l’abbazia di Santa Carta in Romania, dove le sue azioni risultavano amplificate poiché avvenivano nei bui corridoi del monastero, nelle cripte e nelle oscure sale.
Danno continuità visiva i personaggi di Irene Palmer, Maurice e il Valak interpretato dalla caratterista Bonnie Aarons. Differisce invece la regia di Michael Chaves, dietro la macchina da presa dei precedenti La Llorona – Le lacrime del male e The Conjuring – Per ordine del diavolo, stavolta non all’altezza e inidoneo a raccogliere il testimone di Colin Hardy.
Tornando all’attuale spin-off, assistiamo al ricorso al sangue di Gesù attraverso la ricerca di un’altra reliquia, vale a dire gli occhi di Santa Lucia, della quale si rievoca l’episodio del tentato rogo in sede di martirio, fallito poiché il corpo della donna non prese miracolosamente fuoco costringendo gli aguzzini a decapitarla.
Nel cast torna Taissa Farmiga, sorella di Vera che nella saga mantiene saldo il ruolo della sensitiva Lorraine Warren. New entry Anna Popplewell, l’indimenticabile Susan Pevensie co-protagonista della trilogia de Le cronache di Narnia. Puntuale la scena post-credits, sottotono rispetto alle analoghe di qualche anno fa.
Curiosità
Bonnie Aarons interpreta la suora demoniaca per la quarta volta.