Titolo originale: The strangers
Regia e sceneggiatura: Bryan Bertino
Cast: Liv Tyler, Scott Speedman, Gemma Ward
Musiche: Tomandandy
Produzione: USA 2008
Genere: Home Invasion
Durata: 90 minuti
Regia:
Interpretazione:
Sceneggiatura:
Musica:
Giudizio:
Trama
Kristen (Liv Tyler) e James (Scott Speedman) stanno trascorrendo la notte in una baita isolata dopo essere stati al matrimonio di un amico. Il loro rapporto sta vivendo momenti di tensione: lui le ha chiesto di sposarlo ma lei ha rifiutato prendendo tempo.
All’improvviso bussa alla porta una ragazza chiedendo di una certa Tamara. Da quel preciso istante la coppia dovrà affrontare un terribile incubo poichè tre individui mascherati tentano di introdursi in casa loro.
Recensione
Il regista Bryan Bertino, alla sua prima opera cinematografica, ha scelto di raccontare un fatto realmente accaduto che ha delle similitudini, seppur non direttamente evincibili, con l’omicidio di Sharon Tate. I risultati, considerato lo status d’esordio, sono buoni e il cineasta perviene a un grado di tensione assolutamente apprezzabile per gli amanti del thriller.
Aprendo la vicenda con un lungo e meditato prologo, in cui si indaga sul rapporto difficile della giovane coppia, Bertino crea suspense e inquietudine prima con un forte sussulto, il pugno sulla porta, poi facendo comparire sull’uscio una strana ragazza, che si rivelerà essere una dei tre intrusi.
Nell’ambiente caldo e informale descritto con scrupolosa attenzione per la collocazione degli oggetti, il panico cresce a poco a poco con rumori lievi che si susseguono. Ovviamente Kristen, interpretata da una brava e ormai artisticamente matura Liv Tyler, è la più suggestionabile, ma il suo controllo di fronte a una così tesa situazione si rivela inaspettato e proprio per questo ammirevole.
Bertino non svela le vere intenzioni del gruppo degli intrusi, lascia che sia lo spettatore a scoprirlo, sebbene una voce narrante all’inizio del film non sembri dare spazio a un finale a sorpresa. Non ci sono invenzioni nè spunti interessanti, ma quanto meno l’iter della storia non risulta scontato o patetico.
La scelta dei tempi è ottimale e i momenti di pathos vengono ben gestiti. Come detto, si tratta di un film unicamente costruito per creare tensione e concentrato sulle più imprevedibili conseguenze dell’atto criminale. Insomma, Bertino raggiunge lo scopo e dirige un home invasion all’altezza delle aspettative.
CINEFOCUS
La follia omicida della famiglia Manson
Curiosità
La Rogue Pictures ha manifestato la volontà di produrre un sequel del film