Titolo originale: Women Talking
Regia e sceneggiatura: Sarah Polley
Cast: Rooney Mara, Claire Foy, Jessie Buckley, Frances McDormand
Produzione: USA 2022
Genere: Drammatico
Durata: 104 minuti
Miglior sceneggiatura non originale
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Giudizio:
Trama
Nel 2010, un gruppo di donne all’interno di una non specificata colonia mennonita, che vive isolata dal resto del mondo, scopre un terribile segreto. Gli uomini della comunità hanno, infatti, per anni, abusato di loro, drogandole e stuprandole nel sonno.
Dopo l’arresto dei colpevoli, le donne si riuniscono in un fienile per discutere del loro futuro e prendere un’importante decisione: fare finta di nulla e continuare la vita nel loro villaggio, combattere i loro aguzzini o andarsene.
Recensione
La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Donne che parlano di Miriam Toews, basato su eventi realmente accaduti in una colonia boliviana nel 2011. La regista e attrice canadese Sarah Polley torna dietro la macchina da presa a dieci anni di distanza dal suo ultimo film (il documentario Stories We Tell).
Anche in questo non rinuncia a una dimensione intima, infatti per la maggior parte le scene si svolgono in un’unica ambientazione, un fienile, in cui le donne protagoniste discutono del loro avvenire. Nonostante la quasi totale assenza di azione renda il film abbastanza impegnativo per un certo tipo di pubblico, l’ottima e curata sceneggiatura e un cast d’eccezione contribuiscono a confezionare un prodotto di grande qualità artistica.
Women talking riesce nell’ardua impresa di conservare un candore inaspettato nonostante affondi le proprie radici nella realtà più dura e tragica, fatta di abusi e privazione della libertà. Le donne della colonia, a cui non è consentito imparare a leggere e scrivere, analizzano con coraggiosa onestà il rapporto con gli uomini davanti all’unico di cui si fidano, il maestro August.
Il suo personaggio riesce a rinchiudere in sé una dolcezza e un’innocenza capace di bilanciare la crudeltà e la ferocia degli altri membri del villaggio. I flashback si alternano per illuminare queste discussioni, ma Polley tiene le atrocità fuori dallo schermo, affidandosi invece a interpretazioni corali meravigliosamente sfumate per catturare l’attenzione del pubblico.
Fatta eccezione per August, la totale mancanza di uomini in scena rende il racconto – che ha il tono di una parabola biblica – molto vibrante nella sua attenta contrapposizione tra il nascente bisogno di identità da parte delle donne e la forza omogenea e spaventosa dei padri e dei mariti.
Malgrado l’eccessiva lunghezza e la presenza di scene accessorie, è possibile ritrovare un’alta drammaticità nelle interpretazioni ferocemente belle di Claire Foy e Jessie Buckley, insieme a momenti di malinconica poesia nella determinazione delle donne a trovare una soluzione che aiuti a guarire e onorare ognuna di loro.
Curiosità
Women talking vede tra i produttori Frances McDormand, che anche davanti alla cinepresa in ruolo tanto marginale quanto visivamente potente. Tra gli executive producers figura Brad Pitt, da sempre sensibile alle tematiche sociali e alle storie di donne.
Photo credits: Michael Gibson
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