cappella di san giuliano grandangolo
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Cappella di San Giuliano: la piccola chiesa che resiste al tempo

cappella di san giuliano la mandriaContinua il nostro reportage sulle residenze sabaude e le dimore storiche inscritte fra le mura di confine del Parco Regionale La Mandria a Venaria Reale (TO) in Piemonte.

Dopo aver descritto la triste fatiscenza della Bizzarrìa rievocandone la bellezza perduta (ma ci auguriamo la si possa meglio ritenere sospesa), ci addentriamo nell’oasi verde raggiungendo cascina Rubbianetta.

No, al momento non è lei a interessarci (tempo al tempo) bensì la piccola, timida e ben più discreta Cappella di San Giuliano, che per fortuna gode di ottima salute facendosi ammirare con la sua postura fiera, il corpo slanciato e quel campanile a vela che si eleva verso il cielo.

Ha una storia ed è molto interessante. Ve la raccontiamo.

L’antico borgo: qualche informazione storica

cappella di san giuliano grandangoloLaddove molti anni fa esisteva un minuscolo borgo con il suo Castellaccio appartenente al viscontado di Baratonia – una comunità dedita alla sussistenza tramite attività agricola e commercio di legname – oggi sopravvive la Chiesetta di San Giuliano, eretta in onore del santo protettore di quell’arcaica, primigenia microurbanità tra i boschi.

Cascina Rubbianetta, infatti, sarebbe stata costruita soltanto più tardi (con il nome di Cascina Emanuella) su ordine di Vittorio Emanuele II – come omaggio al figlio Emanuele Alberto avuto da Rosa Vercellana (la Bela Rosìn) – per diventare sede di allevamento di cavalli destinati prima all’esercito e poi alle competizioni ippiche internazionali.

Da parrocchia a cappella

La giurisdizione religiosa dell’edificio sacro fu affidata nel 1594 alla parrocchia di Druento: ciò significava lasciare nelle mani del curato la totale amministrazione di quella che fu ribattezzata Parrocchia di Santa Maria della Stella e San Giuliano in Rubbianetta, nome che resistette fino al 1986, anno in cui l’Ordinario Diocesano di Torino decise di lasciare solamente Santa Maria della Stella.

Nei secoli la funzione della cappella di San Giuliano venne derubricata, salvo mantenere le feste liturgiche del 28 agosto – giorno del Santo – e del 18 aprile, anniversario della consacrazione della struttura.

Architettura, arredi e compendio artistico

chiesa di san giuliano absideOperando un esame architettonico, la Cappella di San Giuliano conta su un impianto tardoromanico risalente al XII secolo, modificato nel ‘200 per ampliare l’ambiente. L’abside poligonale in laterizio, datato 1440, è coevo all’arco trionfale a sesto acuto. Nel ‘600 si interviene aggiungendo la facciata barocca e il controsoffitto ligneo a doghe di pioppo con cui si decide di sostituire il più artistico e scenografico soffitto a cassettoni.

L’interno si mostra ricco di opere, a cominciare dagli affreschi quattrocenteschi di Giovanni Marcheto raffiguranti i santi Sebastiano, Antonio, Francesco, Anna, Antonio Abate, Antonio Neirotti di Rivoli, Pietro, Giovanni Battista, Giacomo Maggiore e Grato. Dona un sicuro colpo d’occhio il crocifisso dipinto su tavola ispirato all’iconografia bizantina, manufatto eseguito da Giacomo Jaquerio sul finire del XV secolo.

Rispetto alla Bizzarrìa, la chiesetta ha potuto beneficiare di restauri mirati e massicci in numero maggiore, potendo così non solo consolidare la propria struttura ma perfino abbellire il resto, rafforzare le pertinenze murarie, revisionare i pavimenti, incrementare il valore estetico degli arredi, nel qual caso la Pala dell’Icona (‘600), l’altare ligneo, l’acquasantiera in pietra, le panche e tutte le superfici affrescate, epurate dagli intonaci ottocenteschi a vantaggio del substrato pittorico quattrocentesco.

La natura che circonda la chiesa

ruscelloL’esterno è eloquente: una radura recintata a mattone in cui trovano posto un riparo coperto (ma aperto su due lati) per pranzi e pic-nic, un’area alberata dove l’ombra rinfresca i viandanti a piedi o in bicicletta, una fontana in pietra grazie alla quale potersi abbeverare e una capanna composta da rami ed esili tronchi per intrattenere i più giovani. A costeggiare la cappella un ruscello artificiale a livelli, sulla cui acqua corrente riverbera la luce del sole.

Come si arriva? Che si entri dall’ingresso Tre Cancelli, Ponte Verde o Druento, è sufficiente seguire l’indicazione su freccia per Cascina Rubbianetta. Vi trovate scritta anche la stima di tempo necessario per arrivarci al passo. La chiesa è sempre chiusa al pubblico ma può essere visitata su prenotazione o durante la Festa di San Giuliano l’ultima domenica di agosto.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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