Castel Steibock
- Trentino Alto Adige, Turismo

Castel Steinbock: essenzialità di lusso 4 seasons a Villandro (BZ)

Castel Steibock
Photo credits: © Alex Filz

Esistono strutture che danno il massimo nel singolo periodo, quelle che brillano col bel sole e il caldo… e quelle invece che non temono rivali intrattenendo in qualunque mese dell’anno. Gli hotel 4 seasons offrono una gamma di servizi all’altezza del luogo nel quale sorgono e in tale contesto è esemplare Castel Steinbock, perla ricettiva di Villandro (BZ) incastonata nel cuore dell’Alto Adige, in un’area geografica traboccante di vigneti, architettura altisonante e una natura dall’esondante bellezza.

Qualunque festa, da Natale a Pasqua, dal Carnevale al Ferragosto, è l’occasione per questa dimora esclusiva di dimostrare ciò di cui è realmente capace. A San Valentino, poi, Castel Steinbock riesce veramente a esaltarsi riscoprendosi paradiso di piaceri e lenta evasione per coppie innamorate.

Concept della casa: essenzialità di lusso, non un ossimoro bensì un carattere distintivo padroneggiato da Elisabeth Rabensteiner, proprietaria che fa dell’hotellerie un’arte entro le mura dal design contemporaneo di un edificio narratore di antiche storie completamente ristrutturato.

Suite deluxe e ristoranti gourmet

suite pontifeser a castel steinbock
Photo credits: © Alex Filz

La Rabensteiner ha pensato a una cura del cliente focalizzata in special modo sul riposo, la buona cucina e tante coccole ricercate.

A disposizione degli ospiti 12 eleganti suite deluxe (di cui 5 dotate di Private SPA costituita da vasca e sauna), 2 Stube e 3 ristoranti diretti da chef Tomek Kinder (due toque Gault-Millau) dove poter assaporare specialità enogastronomiche di altissimo livello e, naturalmente, del nettare di Bacco autoctono di ottime annate, spumanti e champagne selezionati.

ravioli al caviale
Photo credits: © Florian Andergassen

Uno staff preparato, scrupoloso, concreto e incline all’immediato problem-solving accompagna la clientela nell’arco dell’intera giornata, accrescendo un compendio di totale relax fortificato dal dettaglio, dall’attenzione e dal calore umano.

In tutto, ben 17 persone lavorano al servizio dell’ospitalità abbinata al new luxury che fa del soggiorno a Castel Steinbock un sogno effettivo e non retorico, tangibile come la premura e la passione poste sempre in primo piano.

A spasso nei dintorni

Tutt’intorno all’hotel si staglia un paesaggio favoloso, assolato, sublime, tipico della media montagna sopra la cittadina degli artisti, Chiusa. Qui siamo a Villandro, località stupenda, nota per le strade lastricate, i balconi fioriti, l’atmosfera di borgo rimasto ancorato al quieto passato. Vi partono sentieri ideali per lunghe passeggiate e immersive escursioni in mezzo ai prati alpini, ai pini e alle cascate.

sentieri
Photocredits: © Kottersteger

A incorniciare quest’unicum ci sono le imponenti Dolomiti alle quali fanno da coro attrazioni naturalistiche come le Odle della Val di Funes, Sasso Putia e le vette dell’Alpe di Siusi. L’hotel stesso suggerisce alcuni spunti per trascorrere una giornata indimenticabile, da un pranzo in malga a un caffé presso la terrazza dell’Hotel Briol a Barbiano, il paese delle tre chiese e delle sue sorgenti.

Da visitare se si ha tempo la medieval-barocca Bressanone, il sontuoso Monastero di Sabiona a Chiusa e il tardocinquecentesco Castel Velturno. E in Valle Isarco cantine, enoteche e osterie invitano alla degustazione di vini di montagna.

Ulteriori informazioni, offerte e pacchetti sul sito ufficiale.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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