Sta arrivando l’estate, dunque è assolutamente normale pensare a luoghi in cui rifugiarsi dal solleone e intrattenersi senza troppo sudore sulla pelle. Tra le regioni d’Italia, la Valle d’Aosta è quella in grado di assicurare maggior frescura con le sue belle montagne imperiose, l’aria salubre e… i suoi castelli tra le rocciose vette. Molti di essi sono da tempo completamente musealizzati, come il Castello Reale di Sarre che sorge in località Lalex, a ovest di Aosta, appena pochi chilometri dal capoluogo.
Storico, scenografico, isolato quanto basta a evitare la massa di turisti, questo maniero è un luogo eletto, un contenitore di cultura, ricordi e rimandi sabaudi. I visitatori possono tuffarsi nel passato che afferisce la nobile casata regia dei Savoia, istituzione coronata capace di resistere al tempo fino alla metà del XX secolo, quando dovette suo malgrado cedere lo scettro alla coscienza democratica nazionale.
Una residenza di caccia
Il Castello di Sarre fu progettato nel 1710 da Giovanni Francesco Ferrod di Arvier (le fondamenta preesistenti si possono far risalire al 1242) e acquistato da Vittorio Emanuele II nel 1869, il quale ordinò dapprima una meticolosa ristrutturazione di mura e ambienti interni, poi lo fece conformare a residenza con un duplice intento: renderla accogliente per lunghi soggiorni estivi e, soprattutto, palazzina di caccia da cui far partire spedizioni nelle valli di Cogne, Rhêmes e Valsavarenche.
Anche il successore Umberto I era un appassionato di pratiche venatorie, tanto che diede avvio a un secondo ampio rinnovamento del fortilizio installandovi plurimi elementi riferibili proprio alla caccia, perlopiù corredi e trofei sfoggiati nell’arioso Salone delle Corna, contraddistinto dalla presenza copiosa di teste di stambecco e camoscio sottoposte a imbalsamazione.
Forse era anche per questo che la regina Margherita trascorse nel maniero soltanto un’estate nel 1880, preferendovi Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean. Per tutti gli altri aspetti, il Castello Reale di Sarre possedeva e possiede tuttora un’eleganza indubbia con le sue camere da letto, il mobilio di pregio e complementi d’arredo che sembrano essere rimasti intatti grazie alle cure continue e ai restauri conservativi attuati dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali.
Il percorso museale
Dal 1989, il percorso museale comprende diverse collezioni, quadri, immagini, iconografie, cimeli e decori che agghindano corridoi, scaloni e sale. Il visitatore può facilmente riscontrare il proverbiale gusto dei Reali d’Italia, evidente più che altro all’interno.
L’impianto esterno, invece, ha un aspetto più rude e spartano, squadrato e ispirato al costrutto medievale che prevede la tipica torre merlata a base rettangolare, tre livelli in pietra, una cinta muraria per la fortificazione, camminamenti, scuderie, cortile prativo e cappella reale a navata unica.
Si ammira la Galleria d’accoglienza permeata dai ritratti reali, la Sala del Plastico con una riproduzione fedele dell’area di caccia, il primo e secondo piano dedicati ai re e alle regine, tra le quali l’anticonvenzionale e popolare Maria José.
Informazioni e orari di apertura
Il Castello di Sarre resta aperto alle visite (ca. 45 minuti la durata complessiva) da ottobre a marzo con orario 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00, da aprile a settembre con orario 9.00 – 19.00 con chiusura il lunedì (eccettuati i mesi di luglio e agosto), il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Dal 1° luglio 2022 le tariffe comprendono il biglietto intero a € 8,00, il ridotto a € 6,00 (comitive min 25 persone, estudenti e convenzionati) e gratuito per bambini e ragazzi under 25 anni, categorie speciali e possessori abbonamento musei Piemonte e Lombardia.