Mondanità, folklore, ricordi, prestigio. Tutti questi valori identitari restano ben saldi nel cuore della principessa che brilla sulla Riviera di Ponente in Liguria. Sempre che Alassio di cuore ne abbia soltanto uno…
No, ce n’é un altro, il suo celeberrimo muretto, sorta di pergamena sulla quale nel tempo sono state apposte le firme di eminenti personalità della televisione, dell’arte, del cinema, della cultura e dello sport.
Storia del muretto
La storia di questa “gallery” ha origine negli ormai lontani anni ’50, l’epoca in cui la cittadina in provincia di Savona ha conosciuto vanto e splendore animando soprattutto le estati di molti italiani desiderosi di trascorrere giornate (e serate) fra mare e divertimento. Giovani e meno giovani ambivano a entrare in quella dimensione eccezionale ch’era il Caffè Roma in via Cavour, pantagruelico ed elegante.
Proprietaria del locale era la storica famiglia Berrino, presieduta dal “pittore di Alassio” Mario Berrino, di cui oggi il borgo sente la mancanza, vacua e incolmabile. Fu proprio l’autore di tanti dipinti – ora esposti alla Galleria Berrino – a voler esaltare la presenza del muretto, in quel periodo solamente una delimitazione pura e semplice del giardino pubblico.
Ma in quella barriera di cemento egli vide un’opportunità di bellezza, l’occasione di esprimere l’arte grafica e pittorica attraverso l’impressione su arredo urbano. Così, nel 1953 Berrino unì le forze creative con il caro amico Ernest Hemingway, mise mano all’album di autografì custodito al Caffè Roma e prese la decisione di esportare le firme degli illustri frequentatori dal supporto cartaceo ad artigianali piastrelle in ceramica (realizzate dal ceramista Pacetti), colorate e altamente personalizzate.
Le prime tre segnature trasposte furono quelle di Hemingway, del Quartetto Cetra e di Cosimo Di Ceglie. La posa avvenne in clandestinità, finché quell’aggiunta “coatta” non venne considerata a ragione un importante preziosismo, un’invenzione geniale e assolutamente necessaria per la cittadina.
La bellezza fra oltre 1.000 piastrelle
Il muretto di Alassio – che corre su C.so Dante Alighieri – conta attualmente oltre 1.000 piastrelle, un numero in continuo aggiornamento. Passeggiando, si notano le firme di tantissimi famosi esponenti delle più varie categorie e livelli.
Compaiono le sottoscrizioni dell’ex calciatore José Altafini, del doppiatore Nando Gazzolo, del presentatore tv Mike Bongiorno, della mitica selezione italiana che vinse i Mondiali di Calcio nel 1982, del poeta Salvatore Quasimodo e molti, molti altri.
Le soluzioni di continuità che intervengono a impreziosire il monumento murario toccano le arti della scultura, della letteratura e del mosaico. S’erge all’inizio la statua della simbolica Coppia degli Innamorati e poi, annicchiata, ecco la corona di Adelasia e del suo sposo Aleramo, la Primavera di Vanni Penone e le due cicogne metalliche le cui gambe, se toccate, pare abbiano il potere di favorire la gravidanza nelle donne. Tenero l’abbraccio che lega Valentino e Valentina.
Parlando proprio di donne, occorre ricordare che nello stesso 1953 venne istituito il concorso Miss Muretto che per molte ragazze rappresentò un trampolino di lancio con direzione Miss Italia. Vi parteciparono volti noti del gentil sesso come Simona Ventura, Maria Teresa Ruta ed Elisa Isoardi.
Nel 2014 Francesco Di Biase, nipote di Mario Berrino, fece calare il sipario sulla manifestazione di bellezza per massimizzare il valore turistico del Muretto di Alassio.