Alcuni Stati d’America offrono più di altri esperienze appaganti da vivere esclusivamente on the road, meglio se a bordo di una quattro ruote decappottabile noleggiata a inizio itinerario oppure in sella a una motocicletta, magari una Harley Davidson o una Triumph. Qualunque mezzo scegliate, selezionate prima le tappe da toccare e i posti da visitare. Un suggerimento? Il South Dakota, terra dove le attrazioni proprio non mancano.
1880 Town e Pioneer Auto Show – Murdo
Inaugurate il vostro viaggio recandovi nella caratteristica 1880 Town, a pochi chilometri dal centro abitato di Murdo nella contea di Jones. Vi sono allocati 30 edifici storici ricreati a fedele somiglianza di quelli costruiti fra il 1880 e il 1920. Gli arredi autentici, cimeli e fotografie contenuti all’interno rievocano il selvaggio West, compresi una mostra dedicata al cowboy Casey Tibbs e una galleria di oggetti di scena utilizzati nel capolavoro cinematografico Balla coi Lupi (Kevin Costner, 1990).
Potete poi entrare a Murdo e imboccare la 5th Street fino al 503, civico in cui ha sede il Pioneer Auto Show fondato nel 1954 da A.J. ‘Dick’ Geister. Ritenuto un tempio da tutti gli appassionati di vetture d’epoca, conta 275 esemplari d’auto, camion, motociclette, oggetti da collezione, vecchi giocattoli a motore e biciclette vintage.
Dal Dinosaur Park al Giant Prairie Dog
Risalendo il tempo giusto di qualche milione di anni fa, arrivate al Dinosaur Park di Rapid City, lungo la Skyline Drive. Vi sono posizionate enormi statue di dinosauri in cemento, riprodotti a grandezza naturale. È pane per i denti dei bambini ma anche un’avventura per famiglie e coppie, perché oltre ai giganteschi animali si fruisce di uno splendido panorama, stendendo lo sguardo fino al Parco nazionale Badlands.
Proprio la strada principale per il Badlands National Park (appena fuori dalla 1-90) conduce al Giant Prairie Dog, il gargantuesco cane della prateria alto ben 3 metri. Tranquilli, si tratta di una pura vestigia simbolica a rappresentanza di una docile comunità di roditori lunghi non più di 40 cm. Vanno ghiotti di noccioline e potete acquistarle al Ranch Store per guadagnarvi la loro simpatia.
Le opere d’arte di Wayne Porter e il fagiano più grande del mondo
Per raggiungere il Porter’s Sculpture Park bisogna dirigersi sulla 257th Street da Montrose, prendere l’uscita 374 fuori dall’Interstate 90 e proseguire per ¼ di miglio prima di girare a sinistra. Vi ritroverete di fronte opere d’arte realizzate dall’artista Wayne Porter con rottami metallici, vecchie attrezzature agricole e traversine ferroviarie.
Della collezione fa parte il pezzo più imponente, la testa di toro alta oltre 18 metri e pesante 25 tonnellate. La scultura ha necessitato di tre anni di lavoro. È poco più piccola la riproduzione del fagiano più grande del mondo, alto 8,5 metri e di 22 tonnellate di peso. Fatto di fibra di vetro e acciaio, è fotografabile a Huron, lungo la Highway 37. Qui il volatile è preda di cacciatori dal 1959.
Wall Drug: da drugstore a emporio
Tra le roadside più visitate c’è indubbiamente Wall Drug, la cui storia ha del singolare ed è una curiosa parabola di successo. Inizialmente minuscolo drugstore, dagli anni ’30 si espanse fino a diventare un emporio fornitissimo.
Non pago delle già cospicue vendite, il proprietario ebbe l’idea per il salto di qualità: distribuire a viaggiatori e passanti acqua ghiacciata gratuita, un volano che aumentò in maniera esponenziale i clienti. Oggi serve caffè a 5 cent e riunisce negozi di abbigliamento e accessori western, oltre a ospitare attività per bambini, l’area giochi Backyard e un ristorante.
A Mitchell l’unico Corn Palace esistente al mondo
A Mitchell si deve assolutamente contemplare il Corn Palace – chiamato The Corn Belt Exposition – unico presente sul pianeta. Parliamo di un intero palazzo ricoperto di chicchi di grano, in omaggio alla tradizione agricola del South Dakota.
Le pareti esterne cambiano aspetto tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre, contando su murales che ne compongono le scenografie, realizzate sia con mais che con cereali ed erbe autoctone per una policromia davvero suggestiva.