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Riviera del Conero: il Quinto Elemento – Terra

montefano palazzo comunaleAssolutamente spontaneo e convenzionale pensare a una vacanza relazionandola con spiagge e mare. In questo senso la Riviera del Conero – che abbiamo doverosamente introdotto nel capitolo Riviera del Conero: il Quinto Elemento – Intro – asseconda questo pensiero, consapevole tuttavia di poter aggiungere davvero tanto altro.

Dunque non esistono solo bagni, ombrelloni, pic-nic sulla sabbia, nuotate ed escursioni marittime (vedi Riviera del Conero: il Quinto Elemento – Acqua): nelle località si respira un piacere irrorato da un vivere il cui esponente è elevato alla massima semplicità.

Sirolo, la Perla dell’Adriatico

siroloSirolo, laddove abbiamo soggiornato venendo coccolati dai gentili proprietari del b&b Conero Camere, è soprannominata Perla dell’Adriatico e si configura come un piccolo borgo medievale nella cui piazzetta si ritrovano i turisti in visita.

Di sera il salottino centrale si anima, vedendo svettare imperioso il campanile del fiero Duomo di San Nicolò. Illuminate dalle vetrine dei negozi e dei numerosi ristoranti, le vie confluiscono nel viale che costeggia il belvedere sul mare.

Numana Alta: la Torre e il Monumento al pescatore

numena e la torreNumana Alta fa dell’essenzialità la sua forza. Pare un paesello in miniatura senza nulla fuori posto, ricolmo di fioriere e allocato su un declivio del monte Conero.

La graziosa Piazzetta della Torre si presta a luogo panoramico eccezionale, ospita un vecchio Arco (quanto resta di una torre campanaria annessa a una cappella medievale scomparsa) e il famoso Monumento al pescatore, altresì detto Lo sciabegotto di Numana che rimanda all’epoca in cui si pescava con la sciabica o sciabega, ovvero la pesca a strascico da riva.

Realizzata in bronzo dallo scultore olandese Johannes Genemans, rievoca la figura di Altibano Bartolucci.

Potenza Picena e il Centro culturale Ferdinando Scarfiotti

ferdinando scarfiottiPotenza Picena vanta un’appendice marittima – Porto Potenza Picena – fatta di spiagge sabbiose e stabilimenti a misura di famiglia, ma si trova comunque a qualche km di distanza dal litorale. Qui è d’obbligo una visita al Centro culturale Ferdinando Scarfiotti, intitolato al grandissimo scenografo Premio Oscar per L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci.

L’artista, nato proprio a Potenza Picena e scomparso nel 1994 a soli 53 anni, collaborò a tante famose produzioni cinematografiche, fra queste Ultimo tango a Parigi, Piccolo Buddha, Morte a Venezia di Visconti e Scarface di Brian De Palma.

Il centro ha sede all’interno dell’ex chiesa di Sant’Agostino e custodisce sei opere d’arte: La Crocifissione di Pietro Tedeschi (XVIII secolo), La Madonna del Rosario dei fratelli Ricci di Fermo, La Madonna con Bambino in Gloria, Santa Monica e Sant’Agostino, poi San Nicola da Tolentino del Pomarancio (XVII secolo), Vergine col Bambino, Santa Chiara, il Beato Antonio da Amandola, San Clemente da Osimo e Sant’Agostino e infine Il Miracolo del Pozzo.

Una visita la merita anche l’ottocentesco Teatro Mugellini situato in Piazza Giacomo Matteotti.

Montefano: il Museo Ghergo, il Teatro e il Convento

museo ghergo a montefanoA Montefano il Palazzo Comunale accoglie il Museo Ghergo, spazio espositivo permanente curato dall’associazione fotografica Effetto Ghergo che racconta l’arte del fotografo marchigiano Arturo Ghergo. Anche lui come Scarfiotti morì prematuramente, all’età di soli 58 anni, ma i suoi scatti gli sono sopravvissuti.

Tra i suoi soggetti prediletti anche molte dive del cinema che fu, da Sophia Loren a Silvana Mangano, da Alida Valli a Sylva Koscina fino ad Antonella Lualdi, che in Riviera partecipò alle riprese de I Delfini (Francesco Maselli, 1960) insieme a Claudia Cardinale.

Le fotografie di queste intramontabili attrici sono raccolte nella Sala Ghergo nelle versioni a colori e in bianco e nero.

teatro la rondinella a montefanoNello stesso stabile al piano superiore si può contemplare il Teatro La Rondinella, esemplare teatro bomboniera costruito a fine ‘700 quasi interamente in legno e un secolo dopo riprogettato in stile liberty dall’ingegnere Virgilio Tombolini utilizzando materiali come ferro e leghe metalliche.

Vi si accede dall’elegante Sala dei Poeti, ovvero il foyer. Il soffitto fu affrescato dal Bruschi inserendo un gruppo di muse, Talia e Melpomene (commedia e tragedia), Euterpe e Tersicore (poesia lirica e danza).

convento montefanoAltra attrattiva di Montefano è il Convento di San Filippo Benizi dei Servi di Maria, una struttura enorme, quasi sconfinata, complesso settecentesco salvato dalla decadenza grazie agli sforzi di alcuni volenterosi frati. Uno di loro ci accoglie con un bel sorriso e la sua simpatica cagnolina: è Alberto Maggi, studioso, scrittore e fondatore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci”.

Autore del libro Chi non muore si rivede, da cui è stato tratto il soggetto del film Un eretico in corsia (Bruno di Marcello, 2020), Maggi è un prete dalle idee rivoluzionarie, considerato scomodo e troppo controcorrente per gli usuali canoni ecclesiastici, tanto da venir additato addirittura come eretico.

In tutta risposta, lui ha imbottigliato un vino conservato nelle cantine conventuali, che ha chiamato Sant’Eresia.

Ad accompagnarci in questo viaggio per le località della Riviera Carla Carloni dell’Associazione Riviera del Conero e Colli dell’Infinito.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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