Giallo, verde, blu. Bastano tre colori dell’arcobaleno per identificare la Slovenia mediterranea, la cui costa piena zeppa di meraviglie – unita alla splendida diversità degli ambienti entroterreni – conta sul calore del sole, la frescura della vegetazione e il profumo bagnato del mare, l’Adriatico.
Lungo un segmento di 46 km si arriva a conoscere quanto di meglio può offrire una nazione vogliosa di turismo, che dal confinar con l’Italia beneficia specialmente in estate. Lo spirito transfrontaliero tra i due Paesi si percepisce e comprende soprattutto nelle località più vicine.
Ancarano, laddove batte il cuore verde della Slovenia
Appena lasciato il Friuli Venezia Giulia, si entra in una dimensione nuova, la Slovenia costiera che ci regala la sua prima gemma, la penisola di Ancarano dominata dalla natura marina ancora allo stato selvaggio, dalla biodiversità incontaminata.
La spiaggia di Santa Caterina, ad esempio, si è guadagnata il soprannome di Cimitero delle conchiglie potendo vantarne oltre 234 specie (trasportate qui dalle correnti del golfo di Trieste). 30 le specie di volatili che popolano i cieli dell’area.
Seguono lungo il tragitto altre spiagge attrezzate dove poter fare il bagno in tutta comodità, collegate l’una all’altra da autobus gratuiti. Le più belle e significative risultano senza dubbio la Baia di San Bartolomeo con i resti visibili della Villa Rustica romana e la spiaggia di Adria a fondale ghiaioso, circondata da fitte pinete e completamente pet-friendly.
Piatto tipico per godere del pesce fresco a km 0, gli Scampi alla Busara, che ad Ancarano si possono gustare presso Villa Andor, al ristorante pizzeria Aleksander Godina e al San Nicolo.
Da Capodistria all’entroterra
A Capodistria si brinda con un buon bicchiere di Refosco per prepararsi a un tuffo nella caleidoscopica molteplicità culturale agglomerata nel centro storico cittadino, dove arte e architettura si congiungono in un amplesso talmente profondo da sbocciare nel Palazzo Pretorio ispirato al tardogotico veneziano.
Echeggia fino alla zona glacolitica in cui s’erge la chiesa medievale della Santissima Trinità, incoronata da vigneti e oliveti in seno al borgo di Cristoglie.
La struttura ecclesiale ospita un ciclo di affreschi quattrocenteschi talmente raffinato da togliere il fiato, così ben conservato al punto che la sola scena della Danza Macabra sembra essere stata realizzata non troppo tempo fa. Il ballo dei sovrani insieme a papi, vescovi, borghesia e scheletri cattura lo sguardo, ma altre suggestioni attendono fuori da quelle mura.
Il ciglione carsico è il posto ideale per sfogare l’adrenalina accumulata durante il viaggio, specie se si pratica il rock-climbing, adatto a tutti i livelli grazie alle centinaia di direzioni di arrampicata disponibili.
Osmizze racconta le campagna istriana
Osmizze, ovverosia “otto” tradotto dalla lingua slava. Erano i giorni in cui viticoltori e lavoratori della terra potevano per decreto imperiale vendere le eccedenze di vino dell’anno precedente in una mescita chiamata “sotto la frasca”.
Una tradizione ancora ben viva che si snoda su un percorso appunto fatto di frasche durante uno specifico periodo. Se lo mancate, pazienza! Molte fattorie e cantine destagionalizzano questa usanza aprendo le porte agli avventori su prenotazione per far degustare prodotti come Malvasia, Moscato e Refosco. Štok è un agriturismo di Marezige distante appena 10 km da Capodistria che propone tasting culinario ed enologico a partire da € 11,90 a persona.
Pirano e Portorose: sale, bellezza e benessere
La città considerata la più bella dell’Istria slovena è un affollarsi organico di architetture sormontate dalla chiesa di San Giorgio in cima al promontorio. Pirano sorge su un territorio saturo di sale, l’oro bianco la cui produzione e vendita hanno permesso all’urbanità di svilupparsi con elevato fervore estetico.
Appena fuori Portorose si estendono le sterminate Saline di Santa Lucia, foriere di opportunità riguardo a esperienze a tema, visite di gruppo e laboratori didattici per i più giovani. 3 ore indimenticabili da vivere intensamente e a una tariffa vigente di € 33,00 a bambino.
La presenza del sale dà adito al costituirsi di centri termali adibiti al relax come l’Hotel Histrion 4 stelle che, a metà strada fra Pirano e Portorose, comprende il parco acquatico marino Termaris, unicum di piscine e vasche di “acqua madre” ricchissima di proprietà minerali. Vi si accosta il Wellness Benedicta.
L’Hotel Histrion propone tariffe a partire da € 146,00 al giorno per persona in camera doppia dotata di balcone vista laguna, includendovi prima colazione e cena a buffet, ingresso gratuito in spiaggia e nella piscina coperta con acqua di mare riscaldata e letto extra per ragazzi under 15 anni.