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Turismo sicuro alle Isole Cook, il paradiso dell’Oceania

isole cook cookianeUna volta si diceva “tutto il mondo è paese“, ma i tempi oggi si presentano diversi da allora. Essere cosmopoliti, per quanto bello e stimolante, può presentare dei rischi in un’epoca di dissesti politici, guerre, cambiamenti climatici e qualcosa che, invece, non cambierà mai, l’inciviltà. I pochi, veri paradisi presenti sul nostro pianeta tengono a preservare le proprie bellezze lasciando fuori dalla porta inquinamento, stress e pericoli arrecati dalla promiscuità turistica.

Le Isole Cook rappresentano uno spazio assolutamente sicuro per l’avventore, offrendogli molteplici opportunità di esplorazione e intrattenimento. Ma… ci sono delle regole da rispettare.

Il vademecum della Cook Islands Tourism Corporation

A questo proposito, Cook Islands Tourism Corporation mira a sensibilizzare il visitatore attraverso una pagina web in cui convivono indicazioni e suggerimenti atti a garantire l’incolumità non solo dei forestieri ma anche degli autoctoni cookiani, mettendo ovviamente in risalto la tutela del delicato ecosistema.

isole cook mareStiamo parlando di un arcipelago formato da 15 isole distribuite in una vasta area dell’Oceania, nell’alveo della Polinesia, Pacifico meridionale. Collegate a livello amministrativo alla Nuova Zelanda, le Cook sono di fatto una nazione naturalisticamente eccezionale composta da barriere coralline, isolotti sabbiosi e lagune. L’ensemble di biotopi è dunque straordinario.

Il labile equilibrio ambientale richiama necessariamente alla consapevolezza e al rispetto della cultura locale, dei tesori sparsi e della gente che popola questi luoghi splendidi. Il vademecum del buon turista dispensa essenziali raccomandazioni, tra queste:

  • Preventiva informazione sulle condizioni meteo
  • Sintonia con i tour operator locali
  • Idonea organizzazione di incontri con la fauna
  • Accesso controllato alla flora su itinerari sicuri

A rimarcare l’importanza di rispettare almeno i suddetti punti è Nicholas Costantini, Marketing Manager Southern Europe:

Un viaggio alle Isole Cook può davvero essere un viaggio senza pensieri, ma il turista va richiamato alla consapevolezza, alla partecipazione attiva, fornendo il proprio contributo al mantenimento dello stato delle cose. Si tratta come sempre, di viaggiare responsabilmente, guardando al futuro e a nuove forme di turismo”.

Una questione di approccio e senso civico, quindi, dato anzitutto dal proprio essere e dalla volontà di conformarsi allo spirito stesso delle isole.

Informazioni sui voli

turisti alle isole cookLe principali compagnie aeree che volano a Rarotonga/Isole Cook sono:

  • Air New Zealand (eletta nel 2024 compagnia aerea più sicura al mondo) e Jetstar (miglior compagnia low cost) con voli giornalieri da Auckland (3h 40m)
  • Jetstar 4 volte alla settimana da Sydney (5h 50m)
  • Air Tahiti e Air Rarotonga da Papeete/Tahiti bisettimanale (2h 50m)
  • Hawaiian Airlines settimanale da Honolulu (6h 25m).
  • Air Rarotonga (compagnia domestica) con collegamenti pluri-giornalieri con Aitutaki e plurisettimanali con le altre isole.

Lo sapete che alle Isole Cook è possibile sposarsi? Se state organizzando il vostro matrimonio fateci un pensiero. Ad aiutarvi nella realizzazione di un sogno provvedono Madame Voyage e Viaggi di Nozze Network.

Per informazioni su vacanze e soggiorni, consultare il sito www.cookislands.travel, la pagina facebook www.facebook.com/isolecook o https://instagram.com/isolecook.

Immagini: © Open Mind Consulting s.r.l.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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