Le Langhe rappresentano in Piemonte un bacino di meraviglie e, soprattutto, un caleidoscopico tessuto in grado di sostenere da solo due enormi indotti, quello turistico e quello enogastronomico. Territorio opulento e ricco di primizie, vi cresce il fungo più prezioso che esista in natura.
Il Comune di Alba, con la sua annuale Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, ne conserva il prestigio diffondendone la cultura in tutto il mondo attraverso un evento di risonanza planetaria, vetrina fondamentale per la regione sabauda conosciuta anche per i suoi vini e la lunga storia.
Per comprendere nella sua complessa ma affascinante interezza questa perla agroalimentare – che sul mercato di riferimento può arrivare a costare migliaia di euro a seconda della tipologia e della pezzatura – è d’obbligo una visita al MUDET – Museo del Tartufo di Alba, inaugurato il 14 ottobre 2023 e allestito nell’edificio che circonda il Cortile della Maddalena, ex complesso conventuale del ‘400.
Percorso di visita
La superficie espositiva si estende per 530 mq divisi su due piani, sviluppando un percorso di 140 m costituito da 4 sezioni tematiche, 10 sale e uno spazio laboratoriale. Presenti illustrazioni, materiali multimediali e oggetti atti a raccontare la sfaccettata dimensione del tartufo. Una musealità perfetta per il tesoro ipogeo che attrae in ogni periodo dell’anno numerosi estimatori provenienti da tutto il globo.
Al primo piano ci si avvia alla scoperta del tuber magnatum pico, della sua genesi, degli aspetti che ne contraddistinguono crescita, storia e affermazione. Una sequela di pannelli luminosi traccia e delimita il percorso all’interno del museo narrando iter e tradizione tramandati nel corso del tempo tramite la figura essenziale del trifulau, il cercatore di tartufi dalla grande sapienza.
La visita procede fra vecchi manifesti della Fiera del Tartufo d’Alba e teche che rivelano le fattezze di personaggi famosi che hanno amato l’inestimabile fungo ipogeo, da Sophia Loren alla regina Elisabetta II, Charles De Gaulle e John Fitzgerald Kennedy.
Il museo si fregia persino di una sala ove sono esposte le speciali lamelle da tartufo, appese a un fitto reticolo di corde come a voler essere parte di un’installazione artistica contemporanea.
Una parete ospita sin dall’apertura un progetto fotografico site specific realizzato dal celebre Steve McCurry, esclusivamente rappresentato in Italia dall’agenzia milanese Sudest57. Consta di una serie di 15 scatti che ritraggono i trifulau con i loro cani. Tale mostra è un allestimento permanente, curato da Maurizio Beucci e dal titolo Truffle hunters and their dogs.
Informazioni di accesso al museo
Il MUDET è accessibile da piazzale Giovanni Falcone 1, con apertura giornaliera dalle ore 10.00 alle ore 19.00 e ingresso contingentato per una miglior esperienza di visita. € 5,00 il costo del biglietto, gratuito per under 15 e disabili. Acquistabile presso il bookshop oppure tramite biglietteria online. Per informazioni contattare il Comune di Alba al tel. 0173/292111 o inviando una e-mail all’indirizzo alba@comune.alba.cn.it.
Opera realizzata dalla Città di Alba con il supporto di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo, l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, il Comune di Montà d’Alba e l’Ente Fiera di Alba.