birra confine doppio malto
- Birra, una questione di stile, Food Experience

Confine, la birra 100% Made in Val Bormida

birra confine doppio maltoDisponibile alla vendita nella Grande Distribuzione Organizzata a partire dall’aprile 2016, ma grazie a un laborioso progetto che ha mosso i primi passi nel 2012, la birra Confine ha attraversato per così dire un periodo di prova, o meglio un test di commercializzazione preliminare tramite un accordo fra Coop e Cersaa – Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola della Camera di Commercio di Savona per misurare il gradimento dei consumatori.

Lanciata al principio nella sola versione bionda, ovvero quella più accomodante e di facile bevuta, è oggi acquistabile anche Rossa e Doppio Malto. Visto l’incremento delle varianti, si può dunque affermare che la Confine ha superato la prova e a pieni voti, dato che è semplicemente… buonissima!

È una birra prodotta con luppolo e malto provenienti dalle zone di Millesimo e Dego, ergo di origine ligure, nata, studiata e realizzata in Val Bormida, area territoriale dove trovano coltivazione ben 30 ettari di grano.

Il Progetto Luppolo del Cersaa

La Confine è un prodotto brassicolo partito dal Progetto Luppolo del Cersaa, al quale hanno collaborato l’Are Valbormida, Coldiretti e un collettivo di birrifici artigianali. Avviata la coltivazione sperimentale di luppolo autoctono su una sezione di campo dell’Abbazia di Santo Stefano presso Millesimo, si è proceduto alla semina di ca. due ettari di orzo distico per l’ottenimento del malto.

Dopo quattro anni di lavoro, il risultato si vede e si gusta, traducendosi in una birra 100% Made in Val Bormida prodotta da Agroalimentare Ligure s.r.l. La Doppio Malto, che ha una gradazione alcolica di 7.5% vol., possiede un equilibrio straordinario, non è pastorizzata né filtrata. Una strong ale da bere da sola ma molto interessante da accostare a farinacei e carni rosse.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
Leggi tutti gli articoli di Samuele Pasquino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *