- Cinema e divano

Una scomoda circostanza – Caught Stealing

Titolo originale: Caught Stealing

Regia: Darren Aronofsky

Sceneggiatura: Charlie Huston

Cast: Austin Butler, Regina King, Zoë Kravitz, Matt Smith

Musiche: Rob Simonsen

Produzione: USA 2025

Genere: Commedia

Durata: 107 minuti

Trailer

Hank (Austin Butler) with Bud (“Tonic” the cat) on Coney Island gains confidence in plotting his next move in Columbia Pictures CAUGHT STEALING. photo by: Niko Tavernise

Trama

Hank Thompson (Austin Butler) era una promessa del baseball. Ora vive a New York dove passa le giornate tra alcool, partite dei Giants e la fidanzata Yvonne (Zoë Kravitz). Quando il suo coinquilino Russ (Matt Smith) lascia la città per un’urgenza improvvisa, Hank si ritrova a fronteggiare alcuni gangster.

Starà a lui scoprire il perché e come riuscire a uscirne vivo.

Recensione

Darren Aronofsky sceglie di adattare il libro omonimo di Charlie Huston (che firma la sceneggiatura) e segna un punto di svolta nella propria filmografia. Hank è tormentato da un passato da cui fugge e che ha sempre negato. Ex talento del baseball, è stato costretto alla “spazzatura” della periferia newyorchese dopo un grave incidente.

Lo ricorda spesso in sogno, si sveglia di soprassalto come se avvertisse di nuovo l’impatto. Caught stealing è fatto di impatti. L’impatto che può arrivare da un calcio, da un pugno o da un colpo subito o inferto con una mazza, di una porta che viene sfondata, o da punti di sutura che saltano via dalla ferita. L’impatto è anche emotivo.

Aronofsky riesce a creare una giostra di emozioni che rimbalzano senza sosta mentre il protagonista si barcamena tra le strade della città alla ricerca della verità. E come una gangster story che si rispetti, i capovolgimenti delle situazioni non mancano mai. Sono improvvisi, colpiscono quando meno te lo aspetti, e la tensione riesce a mescolarsi bene all’approccio decisamente più disteso (ma mai rilassato) che il regista sceglie di dare al film.

La configurazione visiva è coinvolgente, le inquadrature strette e ravvicinate sgusciano per i vicoli di New York grazie alla destrezza di Andrew Weisblum al montaggio e alla fotografia dal sapore nostalgico di Matthew Libatique.

L’Hank di Austin Butler riempie lo schermo di fisicità ed è il centro su cui ruota la bizzarra squadra del crimine e che vanta le saporite interpretazioni di Regina King, Matt Smith e Griffin Gunne, solo per citarne alcuni. Da sottolineare anche il personaggio di Yvonne interpretato da Zoë Kravitz.

Una scomoda circostanza corre senza sosta dall’inizio alla fine, e ricorda per certi momenti i loschi e strani personaggi dei Coen uniti a trovate narrative alla Tarantino. In un progetto fatto di influenze e personalismi, Aronofsky dirige una storia di perdite, di vite capovolte, di fantasmi da affrontare per poter ricominciare. Una storia di perdizione in un “mondo triste e malato” da cui si cerca di riemergere, e in cui lo spettatore è costantemente immerso.

Curiosità

Nel cast compaiono altri grandi nomi, fra cui Vincent D’Onofrio e Liev Schreiber.

Federico Tocci

Studente Magistrale al DAMS di Roma. Un tennista amante della sala, che oltre ai musei all’estero se ne va anche al cinema! E se è d’autore o in versione originale, anche meglio!
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