- Cinema e divano

Better Man

Titolo originale: Better Man

Regia: Michael Gracey

Sceneggiatura: Simon Gleeson, Oliver Cole, Michael Gracey

Cast: Robbie Williams, Jonno Davies, Steve Pemberton, Alison Steadman

Musiche: Batu Sener

Produzione: Australia, Cina, Francia, Regno Unito, USA 2024

Genere: Musicale

Durata: 134 minuti

Trailer

Foto da: Lucky Red

Trama

Better Man racconta la storia di Robbie Williams, dalla sua straordinaria ascesa, passando per la conquista della fama mondiale, fino al successivo declino, dovuto alle difficoltà personali e al peso del successo.

Il film segue il percorso della sua vita, gli inizi con i Take That e la carriera solista, esplorando le sfide e i demoni che il celebre cantante ha dovuto affrontare lungo il cammino. Con un tono ironico e un approccio originale, la pellicola mostra anche la sua incredibile rinascita e il ritorno sulle scene.

Recensione

Robbie Williams si espone senza mai mostrarsi davvero nel secondo lungometraggio scritto e diretto da Michael GraceyBetter Man sembra rappresentare un perfetto controcampo di The Greatest Showman, opera prima del regista, criticata per la scarsa aderenza al realismo e la carenza di profondità emotiva.

Questo biopic segue una direzione quasi opposta: è cupo e malinconico, emotivamente intenso e popolato da personaggi caratterizzati da un notevole spessore psicologico. All’interno prende forma un quadro enigmatico che si immerge nelle periferie inglesi più profonde, dove emergono un forte senso di disagio e una marcata esclusione sociale. Non teme di osare, si distingue per il coraggio delle sue intenzioni e si avvale di una messa in scena di straordinaria qualità.

La pellicola si caratterizza per le intense tonalità cromatiche, manifesto di un’angoscia pervasiva e ineliminabile. Sorrisi, risate e battute, anziché alleviarla, contribuiscono ad accentuarla, generando un vero e proprio straniamento tra ciò che vediamo e ciò che percepiamo. Robbie Williams si mette a nudo, rivelando il suo lato più vulnerabile e intimo: l’altra faccia della medaglia, segnata da droga, ambizioni, desiderio di riscatto sociale ed emarginazione vissuta sin dall’infanzia.

È un’opera bizzarra e variopinta, furba e costruita a immagine del protagonista. Tuttavia, è proprio nell’apparente perfezione che si nascondono i difetti: dietro all’illusione di un ordine impeccabile si cela il più grande disordine esistente. Quella di Williams è una vita di rimpianti, lutti, emozioni e amori: un biopic che, con una stravagante autoironia, vela il suo carattere più furbo e deficitante.

La sensazione è infatti quella di trovare – in mezzo a innumerevoli canzoni, danze e scene coreograficamente orchestrate – un’opera leggermente artefatta e disonesta, che non incide però sulla qualità del prodotto. Punta più a una costruzione visiva che narrativa, una scelta insolita per un biopic, ma geniale al tempo stesso.

Better Man è onirico, fiabesco e magico. Sembra aspirare a una dialettica hegeliana sul concetto di fama e vita, un’idea che considera il successo come impossibile senza l’annullamento della vita stessa. Un mix di generi, un insieme di tanti modi di fare cinema diversi fra loro, quasi dicotomici, che si intrecciano in modo originale. Incantevole e inaspettatamente sorprendente.

Curiosità

Lo scorso 6 dicembre, Fondazione musica per Roma e Alice nella Città hanno ospitato nella Capitale l’anteprima nazionale del film. Alla fine della pellicola, lo stesso cantante inglese si è esibito cantando alcuni dei suoi più grandi successi per poi dedicarsi a un divertente Q&A, dove ha partecipato anche il regista, intervistati entrambi da Alessandro Cattelan.

Paolo Maltzeff

Ciao, mi chiamo Paolo Maltzeff e sono iscritto al secondo anno di DAMS con indirizzo "Cinema, televisione e nuovi media". Sono diplomato al liceo scientifico ed è proprio in quegli anni che ho scoperto della mia passione verso le materie umanistiche: vivo guardando film e leggendo libri e recensioni. Considero il cinema come l'unica porta d'accesso verso un mondo magico e sognante, in grado di catapultarmi lontano dalla realtà che non sempre mi piace.
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