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Il Central di Lima trionfa al The World’s 50 Best Restaurant 2023

La giuria del The World’s 50 Best Restaurants 2023 sponsored by S. Pellegrino & Acqua Panna non ha soltanto emesso un verdetto – pertanto non in termini assoluti – ma ha sancito lo sdoganamento definitivo della qualità in cucina, a prescindere dalle zone geografiche del mondo e dai Paesi in cui si persegue l’eccellenza ai fornelli. Il rinomato “saper fare” e “trattare le materie prime” non è più affare di pochi ma dominio collettivo a godere del quale è l’estimatore del mangiar bene, indipendentemente dal continente in cui ci si trova.

Ieri sera alla Ciudad de las Artes y las Ciencias a Valencia, la prestigiosa kermesse a tiratura mondiale ha reso pubblica durante la fastosa cerimonia la classifica dei 50 migliori ristoranti del pianeta. Tante le new entry – ben 12 – e inattese sorprese capaci di scuotere un panorama enogastronomico in continuo mutamento ma eternamente votato al gusto nelle sue apicali accezioni.

I migliori ristoranti al mondo

Decretato il miglior ristorante al mondo, il Central di Lima (Perù) si prende la scena grazie all’operato di Virgilio Martinez e Pia Léon. Vince precedendo nella stessa città il Maido (6° posto), l’esordiente Kjolle (28°) e il Mayta (47°), testimoni della felice crescita della cucina peruviana e, più in generale, di quella sudamericana.

Sul podio anche il Disfrutar di Barcellona (2° posto e miglior ristorante in Europa) e il Diverxo di Madrid. I ristoranti del Vecchio Continente resistono nel gota dei più performanti (27 dei 50 in classifica sono europei).

L’Italia piazza 5 dei suoi fiori all’occhiello: miglior risultato per Lido84 di Gardone Riviera (7° posto, guadagna una posizione rispetto allo scorso anno), mentre il Reale di Castel di Sangro è più indietro (16° posto) e l’Uliassi di Senigallia addirittura in 34° posizione (era 12°). A risentire maggiormente sono stati Le Calandre di Rubano e Piazza Duomo di Alba, scivolati rispettivamente al 41° e al 42° posto (perdono 31 e 23 posizioni).

Nella classifica delle nazioni in Best 50 guida la Spagna con 6 ristoranti, uno in più rispetto all’Italia che ne ha 5. La Francia piazza 4 insegne al pari del Perù; Inghilterra, Messico e Giappone posizionano 3 eccellenze.

La classifica completa

Di seguito la classifica completa:

1. Central – Lima 2. Disfrutar – Barcellona 3. Diverxo – Madrid 4. Asador Etxebarri – Axpe 5. Alchemist – Copenhagen 6. Maido – Lima 7. Lido84 – Gardone Riviera 8. Atomix – New York City (Best Restaurant in Nord AmericaVilla Massa Highest Climbers Award) 9. Quintonil – Città del Messico 10. Table by Bruno Verjus – Parigi (Highest New Entry Award sponsored by Aspire) 11. Trèsind Studio – Dubai (Best Restaurant in Africa e Medio Oriente e New Entry) 12. A Casa do Porco – São Paulo 13. Pujol – Città del Messico 14. Odette – Singapore (Best Restaurant in Asia) 15. Le Du – Bangkok (New Entry) 16. Reale – Castel di Sangro 17. Gaggan Anand – Bangkok (New Entry) 18. Steirereck – Vienna 19. Don Julio – Buenos Aires 20. Quique Dacosta – Denia 21. Den – Tokyo 22. Elkano – Getaria 23. Kol – Londra (New Entry) 24. Septime – Parigi 25. Belcanto – Lisbona 26. Schloss Schauenstein – Fürstenau 27. Florilège – Tokyo 28. Kjolle – Lima (New Entry) 29. Boragó – Santiago del Cile 30. Frantzén – Stoccolma 31. Mugaritz – San Sebastian 32. Hiša Franko – Kobarid 33. El Chato – Bogotà (New Entry) 34. Uliassi – Senigallia 35. Ikoyi – Londra 36. Plénitude – Parigi (New Entry) 37. Sézanne – Tokyo (New Entry) 38. The Clove Club – Londra 39. The Jane – Antwerp 40. Restaurant Tim Raue – Berlino 41. Le Calandre – Rubano 42. Piazza Duomo – Alba 43. Leo – Bogotà 44. Le Bernardin – New York City 45. Nobelhart & Schmutzig – Berlino 46. Orfali Bros Bistro – Dubai (New Entry) 47. Mayta – Lima 48. La Grenouillère – La Madeleine-sous-Montreuil (New Entry) 49. Rosetta – Mexico City (New Entry) 50. The Chairman – Hong Kong.

I premi speciali e Hall of Fame

Tra i premi speciali, da segnalare l’One to Watch Award ottenuto dallo chef Kwame Onwuachi (ristorante Tatiana) e il Best Female Chef consegnato a Elena Reygadas al timone di Rosetta.

L’innovatore basco Andoni Luis Aduriz del Mugaritz ha invece ricevuto l’Icon Award. Pía Salazar del Nuema si è aggiudicata il premio The World’s Best Pastry Chef e Miguel Ángel Millán (Diverxo) il Beronia World Best Sommelier Award.

Il Central, dominando l’edizione 2023, entra di diritto nella Hall of Fame della manifestazione andando ad aggiungersi al parterre dei passati vincitori:

El Bulli (2002, 2006-2009), The French Laundry (2003-2004), The Fat Duck (2005), Noma – location originale (2010-2012, 2014), El Celler de Can Roca (2013, 2015), Osteria Francescana (2016, 2018), Eleven Madison Park (2017), Mirazur (2019), Noma – location attuale (2021), Geranium (2022).

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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