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Iniziano in primavera le riprese de La Grazia, prossimo film di Paolo Sorrentino

Photo credit: Claudio Porcarelli

Clamore e discussione intorno a Parthenope – il film italiano più visto del 2024 secondo i dati del box office (ca. 7,5 milioni di euro incassati) – non si sono ancora placati. L’opera è pronta ad affrontare anche il mercato internazionale approdando l’8 gennaio in Francia e il 7 febbraio negli USA. Intanto è già stato annunciato il nuovo progetto di Paolo Sorrentino dal titolo La Grazia.

Il lungometraggio, prodotto da Annamaria Morelli per The Apartment (gruppo Fremantle) e dalla Numero 10 di Sorrentino in associazione con PiperFilm (che lo distribuirà nelle sale cinematografiche), sta per prendere corpo. Le riprese, infatti, partiranno nella prossima primavera 2025.

Scritto e diretto dal regista campano, vedrà protagonista Toni Servillo, alla settima collaborazione con il cineasta. Un sodalizio instaurato fin dall’esordio dietro la macchina da presa con L’uomo in più (2001) e proseguito con Le conseguenze dell’amore (2004), Il Divo (2008), La Grande Bellezza (2013), Loro (2018) e È stata la mano di Dio (2021).

Una storia d’amore ambientata in Italia

Ad oggi risulta davvero prematuro cercare di carpire i possibili snodi di una trama su cui la produzione mantiene legittimamente il riserbo. Si sa però che La Grazia metterà in scena una storia d’amore ambientata in Italia. Intento che era nella lista dei desideri del cineasta da almeno vent’anni e che ora potrà realizzarsi con uno sguardo al romanticismo di François Truffaut. Idea pienamente condivisa da Toni Servillo, che con Sorrentino ha un rapporto di complicità, amicizia e fratellanza.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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