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Greenland: Gerard Butler torna nel sequel Migration

Courtesy of STXfilms

Era l’anno della pandemia (2020) quando Greenland uscì nelle sale riscuotendo grande successo (incassi al box office oltre i 50 mln di dollari + altri 20 mln ricavati dall’home video) e facendo presa negli spettatori come disaster movie schietto, efficace, catastrofico ma con un alone di speranza instillato dalla forza della famiglia, in tal caso i Garrity, ovvero John, Allison e Nathan interpretati rispettivamente da Gerard Butler, Morena Baccarin e Roger Dale Floyd.

L’attore scozzese e la Baccarin ritornano nei loro ruoli con Greenland 2: Migration, un sequel entrato in fase di sviluppo già nel 2021, che rimette alla prova la tenacia della coppia e del figlio che questa volta avrà il volto di Roman Griffin Davis.

Trama di Greenland 2

Non c’è mai pace nel mondo e il mondo stesso affronta nuovi mutamenti globali e un cataclisma che rischia seriamente di minare la futura presenza dell’essere umano sulla Terra. Dopo il devastante impatto della cometa, il pianeta già distrutto rischia il colpo di grazia a causa di uno sciame di meteore. John Garrity e i suoi cari decidono di lasciare il bunker in Groenlandia per trovare salvezza e casa altrove, viaggiando attraverso un’Europa afflitta da una terribile glaciazione, tempeste di fulmini e tsunami.

Una situazione ancora una volta al limite, tragica, come spiegato nel trailer che anticipa l’uscita nelle sale fissata per il 9 gennaio 2026 (in ritardo rispetto alla prima data programmata, il 28 marzo 2025, poi slittata).

Confermato in cabina di regia Ric Roman Waugh (squadra che vince non si cambia, è la regola), che nelle previsioni della produzione – STX Entertainment, Anton, CineMachine Media Works, Thunder Road Pictures e G-BASE Film Production – dovrebbe mantenere alto il ritmo e il livello qualitativo della narrazione retta dalla sceneggiatura di Chris Sparling e Mitchell LaFortune.

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Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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