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Il Battistero di Biella un esempio eccezionale dell’architettura romanica in Piemonte

Il Battistero di San Giovanni Battista

Non si assiste tutti i giorni all’apertura di un autentico gioiello elitario dell’architettura religiosa nel centro storico di Biella. Accade raramente ma quando accade… qualcosa si risveglia nello spirito e scuote l’intero spettro emotivo. L’edificio in questione è il Battistero che sorge fra Palazzo Oropa – attuale sede comunale – e la Cattedrale di Santo Stefano.

Struttura adibita originariamente al sacramento del Battesimo cattolico, il Battistero è intitolato a San Giovanni Battista, ha un impianto romanico ed è stato eretto nel IX secolo impiegando materiali edili misti, nel qual caso ciottoli locali e laterizio.

Struttura architettonica del Battistero

Interno del Battistero con monofore e archi

Riconoscibile per la piccola lanterna a quattro bifore che spicca sul tetto, presenta una base quadrangolare e su ogni lato un’abside semicircolare ornata da tre monofore con pilastri angolari a separare gli ambienti sorreggendo il tiburio organizzato a pianta ottagonale. Ciascuna delle facce possiede una monofora che porta la luce naturale all’interno.

Vi si accede attraversando la porta d’ingresso che si fregia di un celebre bassorilievo risalente all’epoca tardo-romana, scolpito su pietra, nella fattispecie marmo. Vi sono impresse due figure riferibili a putti. A tale tesoro artistico si aggiungono diversi affreschi presumibilmente dipinti fra il 1318 e il 1319, individuando nel Maestro di Oropa il loro autore più accreditato.

Gli affreschi della Madonna del Latte e Santo Martire

In realtà si sommano ad essi altre opere ridotte a frammenti, evinte da distinte campagne decorative: si notano una Madonna del latte, un Santo Martire del XIII secolo, altre icone sacre e sinopie trecentesche. Sotterranea la cripta a croce greca, risalente al 1791, anno in cui è stata scavata.

Il Battistero di San Giovanni Battista ha un ruolo considerevole nell’urbanistica della città, andando a rappresentare uno dei più significativi e valenti esempi dell’architettura romanica in Piemonte (se non nell’intera Italia settentrionale), edificato su un sepolcreto romano.

La costruzione religiosa ha un potenziale valore anche in ambito cinematografico, tanto che è stato iscritto nella location guide della Film Commission Torino Piemonte.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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