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Il Villaggio della Zucca a Favria

Tra le tante prerogative di una stagione come l’autunno c’è il fatto di avere al suo arco una festa che ai bambini piace davvero tanto, ossia Halloween, che ricade esattamente l’ultimo giorno di ottobre. Ebbene, l’ortaggio arancione simbolo della celebrazione è il protagonista del Villaggio della Zucca che a Favria in provincia di Torino apre le porte al pubblico dal 5 ottobre al 2 novembre, giunto quest’anno alla 3a edizione visto il successo delle due precedenti.

Organizzato dall’Azienda Agricola La Borgheisa, si estende in un’area campestre di 13.000 mq, entro la quale trovano posto tante occasioni di divertimento per i più giovani accompagnati dai loro genitori. Tutto si svolge all’aria aperta, fra balle di fieno, cubi di paglia e installazioni ludiche pensate per l’intrattenimento spensierato.

Le attività del Villaggio della Zucca

In quest’angolo di campagna canavese, oltre 50.000 zucche punteggiano i vari spazi, alcune ammassate su vecchi carretti, altre semplicemente sparse sul manto erboso in attesa di essere scelte e dipinte. E la pittura della zucca – da portare a casa – con tanto di pennello e tempere è una delle molteplici attività offerte dall’esperienza, che include animazione, gare coi sacchi, giochi creativi, il paesino degli spaventapasseri, l’entrata nella zucca gigante, la corsa nel labirinto del castello di paglia, il mercatino, truccabimbi, spettacoli d’artista e sorprese sempre nuove.

È un villaggio a misura anche di adulto, potendo offrire un largo spazio ristoro con cibo e bibite e il contatto essenziale con una prateria distaccata da ogni centro urbano e paese. Il Villaggio della Zucca è, insomma, un parco a tema, anzi un Pumpkin park concepito per staccare la spina, disintossicarsi dalla fretta e vivere il weekend in famiglia.

Informazioni e biglietti sul sito ufficiale.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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