Il cinema di Quentin Tarantino è ricolmo di scene entrate a far parte dell’immaginario collettivo. Senza dubbio una di queste contraddistingue il prologo della sua opera prima, Le Iene.
Colazione alla tavola calda
In una classica tavola calda americana vediamo otto uomini seduti a fare colazione. Uno di loro spiega la sua personale interpretazione di Like a Virgin di Madonna, altri scherzano minacciandosi a vicenda, parlano di un programma radiofonico di musica anni ’70 e cominciano una discussione socio-filosofica sulla mancia da lasciare alla cameriera.
Da questa descrizione potrebbe sembrare una scena come tante ma in realtà Tarantino, con la sua regia, la rende assolutamente fantastica. In pochi minuti riesce a delineare i caratteri dei personaggi principali e a prevedere ciò che accadrà semplicemente scrutando nei loro sguardi. I dialoghi dei protagonisti, sempre sopra le righe, paiono volgari, razzisti e violenti.
Stanno scherzando e giocando tra di loro ma in realtà ci vengono anticipate le tensioni che affioreranno durante la vicenda e che porteranno alla tragedia finale. Il movimento della cinepresa che gira attorno ai commensali fermandosi di tanto in tanto su alcuni primi piani ricorda un animale che bracca la sua preda e ci fa intuire che non abbiamo a che fare con degli impiegati che fanno colazione, ma con delle vere e proprie iene spietate pronte ad attaccare alla prima occasione.
Il gruppo contro Mr. Pink
La discussione sulla mancia che vede contrapporsi l’intero gruppo a Mr. Pink ci fa capire come quest’ultimo sia un elemento in qualche modo estraneo al gruppo e non a caso sarà l’unico che alla fine del film resterà vivo. Tarantino si presenta al grande pubblico con una sequenza attraverso la quale concede un fulgido saggio delle sue doti di grande regista e dialoghista.
Innumerevoli i tentativi di imitazione/citazione di questa scena, mai neanche lontanamente all’altezza dell’originale.