
ph Carole Bethuel © Curiosa Films – Gaumont
Il mago del Cremlino (Le Mage du Kremlin) è tra i titoli che hanno maggiormente catalizzato l’attenzione del pubblico presente all’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Appena presentato in anteprima mondiale e in Concorso, è diretto da Olivier Assayas (per la quarta volta al Lido) e tratto dall’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli (pubblicato nel 2022 in Francia da Editions Gallimard e in Italia da Mondadori), adattato dalla sceneggiatura scritta dallo stesso regista insieme a Emmanuel Carrère.
L’opera – storica, politica e in equilibrio fra realtà e finzione – è dominata dalla performance di Jude Law, completamente trasformato in un Vladimir Putin enigmatico e glaciale, affiancato da un cast internazionale di altissimo livello: Alicia Vikander, Paul Dano, Tom Sturridge, Jeffrey Wright e Will Keen.
Potere in ascesa: Baranov e Putin
La narrazione filmica parte dalle retrovie raccontando dapprima la Russia degli anni ’90 dopo il crollo dell’URSS. L’artista d’avanguardia e produttore di reality show Vadim Baranov (Paul Dano), giovane e ambizioso, riesce a diventare l’ufficioso consigliere di un ex agente del KGB in rapida ascesa: Vladimir Putin, colui che da lì a poco prenderà le redini della nazione nel ruolo del suo potentissimo presidente.
Vadim vive il sistema dall’interno, controllando discorsi, fantasie e percezioni, non riuscendo però a “tenere a bada” la libera e inafferrabile Ksenia, refrattaria al potere e al dominio politico. 15 anni dopo, il maturo Baranov si ritira accettando di parlare rompendo l’opprimente cortina di silenzio.
Il Mago del Cremlino è una riflessione densa sull’arte del potere: il Cremlino diventa un palcoscenico di intrighi, strategie mediatiche e giochi di forza che riscrivono la geopolitica contemporanea. Le reazioni critiche in post proiezione dei vari addetti ai lavori sono state contrastanti. Nonostante questo, la pellicola ha lasciato il segno: un’opera ambiziosa, raffinata e volutamente divisiva, che richiede attenzione più che offrire reale intrattenimento.
Una produzione Curiosa Film e Gaumont in coproduzione con France 2 Cinéma, esclusiva per l’Italia I Wonder Pictures e Italian International Film (Gruppo Lucisano) in collaborazione con Rai Cinema e distribuzione 01 Distribution.
Venezia, ancora una volta, si conferma terreno fertile per un cinema che fa discutere e che non teme di sfidare il pubblico.
