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Danny Ramirez produttore e protagonista del nuovo Scarface

Il secondo attesissimo remake di Scarface – di cui si parla almeno dal 2017 – ha subito diverse virate e cambi di rotta, ripensamenti e stand-by. Oggi, però, arrivano news relative a uno dei progetti più travagliati nell’alveo dell’industria del cinema hollywoodiano. Cosa si sa allora riguardo il secondo rifacimento del gangster movie diretto nel 1932 da Howard Hawks e nel 1983 da Brian De Palma, che ne fece un cult grazie allo straordinario Al Pacino?

Intanto, non si parla più di remake ma di reboot. Pare esserci finalmente il nome del protagonista definitivo, Danny Ramirez, giovane attore salito alla ribalta per le sue interpretazioni in opere come No Exit (2022), Top Gun: Maverick (2022) e Captain America: Brave New World (2025), recente capitolo del Marvel Cinematic Universe.

Il nuovo Scarface, un progetto travagliato

Occorre però fare prima di tutto un piccolo riassunto di quanto successo negli ultimi sette anni di rumors e indiscrezioni. Consideriamo che il film sarebbe dovuto uscire nell’agosto 2018, uscita successivamente slittata a data da destinarsi a causa della decisione della Universal Pictures di effettuare ulteriori valutazioni.

Dopo aver vagliato le disponibilità in cabina di regia di David Ayer, Paul Attanasio, Jonathan Herman e Terence Winter, la major produttrice aveva optato per Antoine Fuqua, in concorrenza con David Mackenzie e Peter Berg. Rimescolando ancora i piani, era balzata in “prima pagina” l’ipotesi di affidare la cinepresa a Luca Guadagnino, che si era messo al lavoro nel 2021 abbandonando tuttavia il progetto nel 2023.

In quel lasso di tempo la sceneggiatura era stata scritta a quattro mani da Joel ed Ethan Coen. Tale script doveva mettere in scena un Tony Montana non più rifugiato politico cubano bensì immigrato messicano giunto a Los Angeles per condurre i suoi traffici illeciti.

Ora è certo che Danny Ramirez erediterà il ruolo che fu del grandissimo Al Pacino e prima ancora di Paul Muni. Non solo, Ramirez figura anche come produttore con la sua Pinstripes, creata insieme al socio Tom Culliver e subentrata alla Universal, non più interessata al progetto che, al momento, non ha un regista ufficiale.

Da remake a reboot

Torna quindi in auge un’inedita rivisitazione del romanzo scritto nel 1930 da Armitage Trail, capolavoro letterario che narra l’ascesa criminale di Tony Guarino, rinominato Camonte nell’opera cinematografica di Hawks, e Montana in quella di De Palma. Una sfida che Ramirez e Culliver ritengono entusiasmante e stimolante, convinti che la storia presa in mano – da modernizzare e attualizzare – abbia molto da raccontare al di là di quanto fatto in passato.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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