Titolo originale: Nobody 2
Regia: Timo Tjahjanto
Sceneggiatura: Aaron Rabin, Derek Kolstad
Cast: Bob Odenkirk, Connie Nielsen, Christopher Lloyd, Sharon Stone
Musiche: Dominic Lewis
Produzione: USA 2025
Genere: Azione
Durata: 89 minuti

Trama
Nonostante siano passati quattro anni, i problemi con la mafia russa non si sono ancora conclusi e Hutch (Bob Odenkirk) continua a saldare i debiti colpendo malviventi internazionali. Deciso a concedersi una vacanza con la famiglia, porta moglie e figli nel villaggio dove trascorreva le estati da ragazzo, ma un banale scontro con alcuni teppisti attira su di loro l’attenzione del gestore del parco, mettendoli nel mirino di un boss potente e spietato.
Recensione
Quattro anni dopo il predecessore, con un cambio netto di regia, ambientazione e avventura, ma con lo stesso carisma e la stessa forza del lungometraggio del 2021, Bob Odenkirk torna nei panni di Hutch Mansell arricchendo il personaggio e, con lui, la sua famiglia di una nuova profondità. Al paesaggio freddo del primo capitolo si contrappone quello torrido di questa storia in cui rabbia, vendetta e giustizia restano il cuore della vicenda.
Pur beneficiando di una durata contenuta di appena 89 minuti e riuscendo a offrire ancora una volta un’idea narrativa esile, compatta e in parte memorabile, Io sono nessuno 2 sembra però tradire le aspettative. Il nuovo capitolo diretto da Timo Tjahjanto appare come una copia carbone del primo film, priva di quel coraggio e di quella forza che le promesse della produzione lasciavano presagire.
Uno schema prevedibile, che, pur mantenendo l’avvincente scorrevolezza della pellicola del 2021, lascia un po’ l’amaro in bocca per la mancanza di quel rischio di osare che spesso caratterizza i sequel di un successo cinematografico. Non si tratta di rielaborare e incrementare gli elementi iconici del capitolo iniziale, ma di una storia che non riesce mai a staccarsi davvero dall’originale.
Se il primo capitolo aveva la peculiarità di raccontare la rinascita improvvisa di un uomo costretto ad affrontare i demoni tenuti a bada per anni, il secondo mostra un protagonista ormai consapevole della propria posizione, diventato tutto ciò che un tempo temeva o disprezzava. Scompare il turbamento psicologico e restano solo il desiderio di lotta, azione e distruzione.
Un seguito che, pur divertendo e intrattenendo con il suo ritmo serrato e le scene d’azione ben coreografate, preferisce muoversi su binari già collaudati, consolidando ciò che ha funzionato in precedenza. La messa in scena è curata, la fotografia esalta l’ambientazione calda e polverosa e il cast funziona. Si percepisce la scelta di non spingersi oltre ma il risultato è comunque solido e godibile.
Curiosità
In un’intervista recente, Bob Odenkirk ha espresso il desiderio di realizzare almeno quattro film della saga, seguendo nel tempo la crescita reale dei due giovani attori che interpretano i figli di Hutch.