Dove vederlo: Al cinema
Titolo originale: Weapons
Regia e sceneggiatura: Zach Cregger
Cast: Julia Garner, Josh Brolin, Alden Ehrenreich, Benedict Wong
Musiche: Ryan Holladay, Hays Holladay, Zach Cregger
Produzione: USA 2025
Genere: Horror
Durata: 128 minuti
Trama
Alle 2:17 del mattino, in una cittadina della Pennsylvania, diciassette bambini scompaiono misteriosamente dalle loro case: ne rimane solo uno, Alex Lilly. La polizia indaga senza successo e la loro insegnante, Justine (Julia Garner), diventa la principale sospettata. Nel frattempo Archer Graff (Josh Brolin), padre di uno dei bambini, avvia ricerche personali mentre strani sogni, segreti di famiglia e presenze inquietanti emergono dal passato della comunità.
Recensione
Weapons è il nuovo inquietante film diretto dall’ex comico, già autore di Barbarian, Zach Cregger. Anche lui, come per i colleghi Jordan Peele e John Krasinski, ha deciso di dedicarsi al genere horror non abbandonando del tutto il suo background umoristico. Qui il regista riesce fin da subito ad attrarre lo spettatore: il ritmo è serrato, la regia molto curata nei movimenti di macchina, il cast funziona e i personaggi sono ben scritti.
Uscendo dalla sala si ha la sensazione di aver assistito a qualcosa di originale e diverso dal solito, con un antagonista memorabile a fare da perno narrativo. Weapons parte come un’indagine e sa mantenere alta la tensione: il mistero della sparizione dei bambini è affascinante. La regia e la scrittura dei personaggi sono i veri punti di forza, così come la scelta di strutturare la narrazione in capitoli che si concentrano su diverse figure.
Questo approccio “corale”, alla Magnolia o Pulp Fiction, rende la narrazione più accattivante. Sorprende inoltre la capacità di alternare momenti grotteschi a scene esilaranti, un segnale di scrittura brillante che riesce a spiazzare lo spettatore.
Dopo una prima parte piuttosto convincente, tuttavia, l’horror di Cregger non riesce a mantenere ciò che promette. Quando arriva la spiegazione del mistero, la tensione costruita in precedenza perde mordente: i continui cambi di tono in cui spesso si passa da un thriller investigativo alla dark comedy, rischiano di spezzare il ritmo e di far storcere il naso a chi si aspetta coerenza stilistica, specie per i cultori dell’horror più classico.
Alcuni intrecci narrativi appaiono superflui o poco chiari, e diverse soluzioni sembrano abbozzate più che sviluppate. La sceneggiatura quindi, pur ambiziosa, lascia questioni sospese. Weapons dunque mescola generi e suggestioni diverse, creando un miscuglio imperfetto ma intrigante.
Curiosità
L’idea del film viene da un’altra pellicola a tema sparizioni di bambini, cioè “Prisoners” (2013) di Denis Villeneuve.
