La Vendemmia fa l’upgrade e raggiunge il livello 4.0 apportando una decisiva innovazione nel processo di produzione del vino.
Roeno, azienda con sede a Brentino Belluno (Verona), introduce in filiera la selezionatrice ottica a getto d’aria, mezzo dalla tecnologia all’avanguardia con il quale si va a consolidare l’altissima qualità produttiva attraverso l’accurata selezione dei migliori acini d’uva destinati a conferire eleganza e carattere al nettare di Bacco.
Come funziona la selezionatrice ottica a getto d’aria
A una prima cernita condotta in vigna segue una scrematura eseguita in cantina, atta a individuare corpi estranei e difetti inevitabilmente causati dalla presenza di clorofilla. È in questa fase che ha un ruolo preciso la selezionatrice ottica a getto d’aria X-tri progettata e creata dalla Protec di Parma.
Tale strumento riconosce ed elimina foglie e raspi, rileva e rimuove ogni impurità che potrebbe sporcare il mosto, infine valuta tramite speciale sensore il livello di maturazione di ciascun acino, riconoscibile dal colore. I chicchi d’uva in uscita dalla diraspatrice vengono distribuiti su un tappeto vibrante, così da alimentare il nastro trasportatore dell’unità ottica.
Ciò che scorre è illuminato da sorgenti luminose e analizzato dal sistema di visione a telecamera: l’elemento difettoso viene subito espulso da un potente getto di aria compressa.
I vini
La linea Le Firme, composta da vini derivanti dalla selezione del macchinario, ben rappresenta la famiglia Fugatti:
- Dèkatos Trento DOC
- Collezione di famiglia Riesling Renano,
- Rivoli Pinot Grigio,
- Enantio Riserva – 1865 Pre-Filossera
- Cristina Vendemmia Tardiva
Della gamma Le Selezioni fanno parte:
- Roeno Vino del Fondatore
- Riesling Renano Praecipuus
- Enantio Terradeiforti DOC
Giuseppe Fugatti, enologo titolare della Roeno insieme alle sorelle Cristina e Roberta, commenta così il tecnologico step vendemmiale:
“Per merito della selezionatrice ottica riusciamo anzitutto a suddividere i chicchi in base alla maturità raggiunta, evincendo partite d’uva ottimali e garantendo un puntuale controllo sul processo di vinificazione. Si tratta di uno strumento dal potenziale enorme, capace di elevare sensibilmente il livello qualitativo dei nostri vini e, se implementato, potenziare l’intero comparto vitivinicolo.”
Foto: © Studio Cru