
“Il nostro diritto all’imperfezione ci ricorda cosa significa restare umani nel periodo meno umanizzante della storia”. Con questa dichiarazione introduttiva, Guillermo Del Toro ha presentato il 30 agosto 2025 all’82° Mostra del cinema di Venezia il suo ultimo, attesissimo lavoro: Frankenstein. Un manifesto politico prima ancora di essere un film, che il regista messicano pone come un’urgenza, un invito a rimanere umani in un periodo storico che ci spinge a essere sempre più inumani.
Frutto di un esperimento dello scienziato Victor Frankenstein – anche detto “il moderno Prometeo” perché come il titano greco è ossessionato dall’idea di sfidare le leggi naturali – la creatura è un ibrido umano fatto di pezzi di cadaveri, il cui aspetto ripugnante lo emargina, generando in lui un desiderio di vendetta.
Si tratta del terzo adattamento del romanzo omonimo pubblicato nel 1818 dall’allora diciottenne Mary Shelley, nonché apripista del genere gotico-fantascientifico, che Del Toro progettava di portare in scena già da un po’.
Il nuovo Frankenstein
Anche se risalgono al 2007 i primi rumors sull’intenzione di svilupparne una nuova trasposizione cinematografica, è ben più radicato e pregresso l’interesse del regista verso il personaggio. All’età di 7 anni scopre i film di James Whale e l’interpretazione di Boris Karloff è per lui folgorante. Complice la vittoria dell’Oscar® con Pinocchio eletto migliore film d’animazione, nel 2023 Netflix avvia il progetto.
Le riprese tra febbraio e settembre 2024 hanno battuto i territori del Canada e della Scozia con un cast d’eccezione composto da Oscar Isaac (Victor Frankenstein), Jacob Elordi (il mostro), Christoph Waltz (Heinrich Harlander), al lavoro su un set interamente ricostruito dalla scenografa Tamara Devenell che, assieme alla fotografia di Dan Laustsen – fatta di luce bluastra, artica e molto plumbea – rende lo spazio circostante un personaggio supplementare. Nel cast anche Mia Goth (Elizabeth Lavenza), uno squarcio di luce nell’oscurità.
Del Toro, noto per la capacità di fondere il genere horror con l’emotività visiva e l’introspezione, esplora nel film i temi dell’etica, della paura dell’ignoto, del diverso che affonda le proprie radici nelle fobie umane e che ci pone di fronte a un interrogativo: chi siamo quando siamo soli?
Prodotto da Double Dare You, Demilo Films e Bluegrass 7, Frankenstein uscirà in alcune sale selezionate il 22 ottobre 2025 per poi essere distribuito il 7 novembre 2025 su Netflix.
