Forrest Gump è una pellicola del 1994, un capolavoro che è diventato cult grazie alla semplicità con la quale racconta eventi e sviluppi storico-culturali dell’America, dalla guerra in Vietnam agli sviluppi politici. Il tutto viene osservato con gli occhi sinceri e senza pregiudizi del protagonista Forrest Gump, interpretato da un attore del calibro di Tom Hanks.
Forrest Gump, un romanzo di formazione
Un film storico, filosofico e in concomitanza romanzo di formazione, alla fine del quale ciò che emerge è quanto siano gestibili ed esaustibili con poche parole e deduzioni eventi sui quali un individuo per la gente comune normodotato, con un quoziente intellettivo considerato valido, può invece perdere parole, gesti, pensieri, attimi di vita altrimenti utili a compiere opere migliori per sè e per il pianeta.
Forrest osserva il mondo con gli occhi di un bambino, che segue a menadito i consigli della sua mamma, senza porsi troppe domande o dubbi ma semplicemente affrontando le cose secondo le istruzioni che gli vengono date o correndo il più veloce possibile, se necessario, ma sempre e comunque con una spontaneità che coloro che sono considerati normali sembrano aver perso.
La via della semplicità
Un film che riesce ad arrivare nel profondo dei perché, attraverso gesti ed espressioni inverosimilmente comuni e vicini. In un mondo così complesso, la via della semplicità è l’unica percorribile e realmente risolutrice. Intreccio dopo intreccio, tutti i nodi vengono sciolti e di una matassa attorcigliata rimane un solo filo, quello della nostra vita da poter combinare e sovrapporre con quello degli altri.
Un dialogo essenziale fra madre e figlio
Forrest si trova sulla sua barca, sulla quale pesca gamberi, quando scopre inaspettamente che la madre non sta bene e senza porsi domande, si getta in mare e corre verso di lei. Al capezzale della donna, il dialogo fra i due è essenziale quanto intenso e significativo.
Forrest: “Cosa c’è, mamma?”
Madre: “Sto morendo, Forrest!”
Forrest: “Perchè muori, mamma?”
Madre: “E’ la mia ora, la mia ora è arrivata. Non devi avere paura. La morte fa solo parte della vita. E’ una cosa a cui siamo destinati tutti. Io non lo sapevo ma ero destinata a diventare la tua mamma. Ho fatto il meglio che ho potuto!”
Forrest: “Hai fatto molto, mamma!”
Madre: “Bene, ma sono del parere che ognuno si fa il suo destino. Tu devi fare del tuo meglio con quello che Dio ti ha concesso.”
Forrest: “Qual è il mio destino, mamma?”
Madre: “Dovrai arrivare a scoprirlo con le tue sole forze. La vita è una scatola di cioccolatini, Forrest, non si sa mai quello che ti capita!”
“Quando mamma mi spiegava le cose, io le capivo sempre.“
Guarda la scena.