- Cinefocus, Personaggi mitici

Rick Blaine

Ilsa, le cose da eroe non mi piacciono. Ma tu sai bene che i problemi di tre piccole persone come noi non contano in questa immensa tragedia. Un giorno capirai… Buona fortuna, bambina!Rick Blaine

Soffermarsi per un attimo sul reale significato di “mitico” riguardo i personaggi creati sul grande schermo può voler dire ricercare quell’impatto visivo e quel fascino iconico che permettono a quel volto e quella fisicità di rimanere impressi per sempre nella mente.

Quello che, forse ancor di più nel panorama hollywoodiano, incarna il mito dei miti è Rick Blaine, l’ex combattente della resistenza proprietario del mitico “Rick’s Café Américain”, apparentemente cinico e disincantato protagonista di Casablanca (Michael Curtiz, 1942), interpretato dal divo dei divi Humphrey Bogart.

Rick Blaine, romantico stanco dal passato sofferto

Il film è a ragione definito come “il triangolo amoroso più famoso della storia del cinema” e racconta le vicissitudini dei protagonisti nell’immediato secondo dopoguerra, in fuga dai nazisti e alla ricerca di un visto per passare il confine. Sulle note di As time goes by, brano anch’esso entrato di diritto nell’immaginario collettivo, si sviluppa il personaggio di Rick: il romantico stanco, dal passato sofferto e dal destino beffardo che torna a prendersi gioco di lui portando nel suo locale l’amore perduto ma mai dimenticato, una splendida Ingrid Bergman.

E così, nel dolore e nell’amarezza più grandi egli sceglierà, in ultimo slancio da grande anti-eroe qual è, di lasciarla andare via, per il bene di entrambi, congedandosi da lei con una delle battute più famose del film:

Se tu restassi, un giorno saresti presa dal rimorso. Non oggi, forse nemmeno domani, ma presto o tardi e per tutta la vita”.

Giuseppe Sagnelli

Mi chiamo Giuseppe Sagnelli, sono nato a S. Felice a Cancello, un piccolo comune della provincia di Caserta, il 26 novembre 1983. Grazie al buon esempio di mio padre, ho cominciato molto presto a “divorare” cinema in grande quantità. L’amore puro è nato dopo il mio trasferimento a Roma, ormai quasi dieci anni fa, soprattutto dopo l’incontro con un caro amico che ora non c’è più. Mi insegnò come guardare il Cinema nella sua pienezza e a desiderare su tutto di imparare a farlo, a scriverne e a parlarne sempre e con chiunque.
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