- Cinema e divano

Force of Nature: Oltre l’inganno

Dove vederlo: Amazon Prime Video

Titolo originale: Force of Nature: The Dry 2

Regia: Robert Connolly

Sceneggiatura: Robert Connolly

Cast: Eric Bana, Jacqueline McKenzie, Anna Torv, Deborra-Lee Furness

Musiche: Peter Raeburn

Produzione: USA, Australia 2024

Genere: Thriller

Durata: 120 minuti

Trailer

 

Trama

L’agente federale Aaron Falk (Eric Bana) e la collega Carmen Cooper (Jacqueline McKenzie) indagano sulla scomparsa di una loro informatrice durante un ritiro escursionistico in una sterminata foresta di montagna. Era in compagnia di altre quattro donne tra cui Jill (Deborra-Lee Furness), CEO dell’azienda in cui Alice (Anna Torv) lavorava collaborando segretamente con l’F.B.I. per reperire informazioni compromettenti.

Recensione

Un thriller intorno al quale si stringe impietosa una natura dirompente, pericolosa e sconfinata: Force of Nature – Oltre l’inganno ci vuole attenti e analitici, pronti a non perderci nulla di una storia che in realtà ne racchiude altre, tutte che raccontano singole vite, in qualche modo connesse, proprio per questo molto difficili da scansionare ed estrapolare dal contesto.

Robert Connolly dirige il sequel del riuscito Chi è senza peccato – The Dry (adattamento del romanzo di Jane Harper scritto nel 2016) e questa volta adotta una narrazione che sfila lungo una duplice linea temporale edificando un presente in grado di dedurre un ipotetico passato, ovvero gli accadimenti rei di aver restituito un caso, la scomparsa di Alice, donna forte, ribelle ma anche stanca di nascondere la fragilità data dai suoi errori.

Il protagonista non è il solo Falk interpretato ancora dal malinconico (e centratissimo) Eric Bana, ma tutti coloro che nel film hanno qualcosa da dire (e da nascondere). Ipotesi e fatti realmente verificatisi vedono pian piano il loro margine assottigliarsi arrivando a una verità insospettabile. La trama thrilling si lega al survival drama proprio grazie alla vastità ostile delle location, senza punti di riferimento e con l’aggravante di un possibile assassino seriale in circolazione fra selve e rifugi.

Nonostante la timidezza nell’affondare il colpo in ogni segmento narrativo, è una pellicola che viaggia sostanzialmente bene, consegnando al suo epilogo un concetto di giustizia che resta in parte irrisolto ma non incompiuto.

Curiosità

Molte delle persone che si vedono all’interno dell’area di raccolta delle informazioni sono veri volontari facenti parte del Victoria State Emergency Service: talvolta assistono realmente la polizia in casi di turisti scomparsi tra la fitta vegetazione della foresta.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
Leggi tutti gli articoli di Samuele Pasquino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *