Titolo originale: Ghostbusters – Frozen Empire
Regia: Gil Kenan
Sceneggiatura: Jason Reitman, Gil Kenan
Cast: Paul Rudd, Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson
Musiche: Dario Marianelli
Produzione: USA 2023
Genere: Fantastico
Durata: 115 minuti

Trama
La famiglia Spengler torna a New York City, installandosi nell’iconico quartier generale degli Acchiappafantasmi per unirsi a loro nella lotta a una forza malvagia, connessa al ritrovamento di un antico manufatto.
Il mondo è a rischio di una seconda era glaciale che significherebbe l’estinzione del genere umano, ma la banda di ghostbusters ha in serbo nuove sorprese sviluppate nel proprio segretissimo laboratorio di ricerca.
Recensione
Quando nel 2021 uscì sul grande schermo Ghostbusters: Legacy, tutti abbiamo pensato si trattasse di un’operazione nostalgia finalizzata a rinverdire il mito degli Acchiappafantasmi sotto una luce moderna, richiamando sul campo di ectoplasmatica battaglia i quattro cavalieri Peter Venkman, Ray Stantz, Winston Zeddemore ed Egon Spengler, seppur quest’ultimo in veste di spirito a causa della morte del compianto Harold Ramis.
La solida trama e una teen story molto ben amalgamata agli eventi del passato hanno presto smentito la presunta natura del terzo capitolo di una delle saghe più amate nel pianeta. Ovviamente la quarta pellicola del franchise (escludendo la brutta versione comica tutta al femminile) strizza l’occhio ai fan storici che hanno amato i mitici personaggi originali, reintroducendo l’intero cast a eccezione, appunto, di Ramis, Sigourney Weaver e Rick Moranis, quest’ultimo ritiratosi dalle scene nel 1997.
Se nel terzo capitolo, abbiamo assistito ad un vero e proprio passaggio di testimone dalla vecchia alla nuova generazione, in Ghostbusters: Minaccia Glaciale ci viene presentato un confronto tra boomers e young generation, approfondendo (un po’ troppo) i nuovi characters ormai parte di questo universo.
A livello registico, invece, lo stile dato risulta essere molto interessante perché le atmosfere ricordano molto i primi due Ghostbusters, aggiungendo anche un pizzico di citazioni tratte dal mondo cinematografico horror come Evil Dead. Un easter egg per gli amanti dell’horror, insomma. La Sony Pictures ha sostituito in cabina di regia il figlio d’arte Jason Reitman con il meno conosciuto Gil Kenan (ma entrambi hanno collaborato alla sceneggiatura esattamente come nel 2021), autore di film come Monster House, Ember – Il mistero della città di luce e il remake di Poltergeist.
Kenan, dunque, non è estraneo alla materia paranormale. La storia non è tuttavia esente da difetti, presenta un sacco di clichés capace, ahinoi, di minare in più occasioni l’effetto sorpresa. Un buon prodotto per chi soffre di nostalgia, ma al tempo stesso un’opera incompiuta ed eccessivamente carica.
CINEFOCUS
Ecto-1, l’automobile dei Ghostbusters
Columbia Pictures e la sua Torch Lady
Curiosità
In colonna sonora è stato in parte ripreso il tema musicale originale composto da Elmer Bernstein.