Titolo originale: Persona non grata
Regia e sceneggiatura: Antonin Svoboda
Cast: Gerti Drassl, Maya Unger, Katja Lechthaler, Lukas Miko
Produzione: Austria 2024
Genere: Drammatico
Durata: 92 minuti
Trama
Austria, 2017. Dopo la morte prematura del marito, l’ex sciatrice 58enne Andrea (Gerti Drassl) riceve delle avances non gradite dal suo vicino, che riaccendono in lei ricordi dolorosi e traumatici riferiti all’adolescenza. Questo evento la spinge a confrontarsi con il problema in maniera decisa, soprattutto all’interno delle associazioni sportive, alla ricerca di casi di abuso su altre atlete.
Nel frattempo, il movimento #MeToo ha raggiunto anche l’Austria, portando a un aumento delle denunce di violenza.
Recensione
Persona non grata tratta un tema molto delicato e attuale, evidenziando come l’omertà e la paura possano ridurre al silenzio donne che hanno bisogno di esprimersi. Il film diretto da Antonin Svoboda riesce a dare coraggio a queste situazioni, mostrando che è possibile affrontare e combattere la violenza e l’abuso. Una storia cinematografica basata su eventi reali, ispirati alla vita dell’ex sciatrice della nazionale austriaca Nicola Spieß Werdenigg, qui interpretata (con il nome di Andrea) da un’intensa Gerti Drassl.
Andrea è un personaggio che, fin dalla prima inquadratura, appare chiuso e introverso. Anche durante la veglia per il marito defunto, sembra una persona molto distratta, probabilmente a causa della prematura morte del coniuge. Il suo vicino, approfittando di un momento di vulnerabilità e fragilità, le fa delle avances non richieste. Questo evento accende una scintilla in Andrea, spingendola a denunciare l’accaduto e a cercare di scoprire e denunciare altre violenze.
Il tema della violenza sulle donne è affrontato benissimo. La protagonista si scontra con un vero e proprio muro di omertà, incontrando chi cerca di nascondere queste verità scomode. La federazione sciistica austriaca diventa la vera antagonista, rappresentando un sistema di prevaricazioni durato moltissimi anni e tenuto nascosto.
Andrea diventa il baluardo di una lotta, o meglio di una forte ribellione entro la quale emerge la nostalgia di un passato da grande campionessa, rievocato oramai solamente dal nastro di una videocassetta. È una donna che vuole giustizia scontrandosi con tutti, amici e non, e combattendo quasi da sola.
La pellicola insiste in maniera superba su inquadrature di stanze vuote e buie e una fotografia a tonalità fredde. Lo sci, poi, si trasforma in una tagliente metafora che tocca una vasta molteplicità di argomenti sensibili, seppur risultino lacunose le sottotrame.
Persona non grata, ovvero: quando il coraggio di un singolo può fare la differenza.
Curiosità
In Austria, il film è stato presentato in anteprima a gennaio 2024 grazie a una collaborazione con il quotidiano Der Standard, che nel 2017 aveva lanciato la prima intervista a Nicola Spiess Werdenigg. L’uscita al cinema successiva ha portato a oltre 12.000 spettatori e spettatrici classificandolo al sesto posto dei film austriaci di maggiore successo di quest’anno.