calice e bottiglia carema doc
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Carema Classico DOC, il Nebbiolo dei Principi, dei Papi e dei Signori

calice e bottiglia carema docIl Nebbiolo si lega da prassi al terroir delle Langhe, ove la coltivazione delle viti è prospera e genera un’uva autoctona celebrata in tutto il mondo. Eppure questo vitigno a bacca rossa attecchisce anche in altre zone geografiche del Piemonte, dimostrando di poter attingere a terre di diversa composizione, che sia un tessuto argilloso, roccioso o sabbioso.

Scettici a riguardo? Beh, forse i più neofiti del nettare sabaudo, ma val bene convincere anche loro. Invitiamo dunque ad assaggiare il Carema Classico DOC 2019 della Cantina Produttori Nebbiolo di Carema. A molti questo nome dice ben poco, ma nell’ambiente vitivinicolo è invece assai conosciuto.

Nebbiolo di Carema, un vino storico

nebbiolo di caremaPiccolo borgo situato quasi al confine con la Valle d’Aosta, Carema sorge su un territorio che ha attirato l’attenzione di Slow Food, al punto da indurre l’ente a tutelarne l’hinterland in virtù della sua notevole biodiversità.

L’area, caratterizzata da un’enorme conca in cui il Nebbiolo si produce da moltissimi secoli, ha il plauso degli esperti fin dal 1539, l’anno in cui uscì la guida enologica del bottigliere di Papa Paolo III Farnese. Nel manoscritto si parla del Nebbiolo come di “un’ottima e perfetta bevanda da Principi e Signori”, definizione assolutamente lusinghiera e di buon auspicio.

La Cantina Produttori di Nebbiolo di Carema, infatti, è il risultato di quel messaggio colto dai locali viticoltori e dal 1960 – anno della sua fondazione – valorizza non soltanto la derivazione enologica ma anche e soprattutto il paesaggio scandito dai tipici terrazzamenti sui quali i vigneti corrono e si sviluppano.

La Cantina funge in verità da cooperativa composta da ca. 100 realtà riunite per curare i DOC a medio e lungo affinamento e, talvolta, sdoganandone l’idea nei distillati come la grappa.

Caratteristiche del Carema Classico DOC

nebbiolo con carne rossaIl Carema Classico DOC 2019 è un vino eccellente, fortemente espressivo, Nebbiolo in purezza 87 pt tannico, rosso rubino 13.0% alc. abbinabile più alla carne rossa che alla bianca, nonché ai formaggi stagionati in quanto poco complesso nella sua struttura. Nonostante l’evidente integrità di gusto, possiede note fruttate e speziate che si percepiscono in special modo utilizzando un calice a coppa larga.

Merito delle uve macerate per 12 giorni con fermentazione in acciaio, affinamento in botti di rovere o castagno e invecchiamento di almeno due anni. Ecco spiegato il sapore morbido e vellutato, con un corpo che dà una marcata longevità al vino (20-30 anni) a patto che rimanga stabile la temperatura di conservazione preferibilmente in cantina.

Il Carema, menzionato nel De Vinis Italiae all’alba del XVI secolo, impreziosiva la mensa dei Pontefici e dei Duchi di Savoia, i banchetti dei Reali di Francia e oggi le proposte à la carte di tanti ristoranti tra i quali Da Enrietto a Favria (TO), dove lo abbiamo assaggiato confermando le parole di Mario Soldati, che definì tal vino “forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia.

Samuele Pasquino

Classe 1981, mi sono laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Giornalista dal 2012, ho studiato storia del cinema specializzandomi nell'analisi di pellicole di tutti i generi dalla nascita della Settima Arte a oggi. Tenendo ben presente il concetto di lettura non come intrattenimento bensì come formazione, mi occupo da anni anche di turismo e realizzo reportage di viaggio. Estremamente sensibile alla tematica enogastronomica, tratto la materia con un'attenzione specifica verso la filiera di qualità fra tradizione e innovazione. Per me il giornalismo non è solo una professione, è una missione!
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