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Ben Wishaw è Eduard Limonov nel biopic tratto dal bestseller di Emmanuel Carrère

Limonov è il nuovo film del regista russo Kirill Serebrennikov, basato sull’omonimo romanzo di Emmanuel Carrère dedicato alla vita di Eduard Limonov, scrittore e politico russo anti Putin, leader del Partito Nazional Bolscevico e poi fondatore de L’Altra Russia e del quotidiano Limonka, scomparso nel marzo 2020 dopo una lunga malattia.

Un militante rivoluzionario, delinquente, scrittore underground, maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Anche e soprattutto un poeta, estimatore delle belle donne, a tratti guerrafondaio, attivista politico e romanziere edonista. La trama di Limonov indaga a fondo tra le maglie biografiche di questo sfaccettato personaggio in un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo.

Presentato in anteprima mondiale al festival di Cannes, il film ha ricevuto nove minuti di applausi al Grand Theatre Lumière, senza però ottenere alcun riconoscimento. La Wildside – impegnata nella produzione in collaborazione con Chapter 2 e Fremantle Spain – ha acquistato i diritti cinematografici del romanzo già nel 2011 a seguito dell’incredibile successo ottenuto dall’opera, in particolare in Francia e in Italia.

Difficoltà in pre-produzione

Dapprima, l’adattamento e la regia furono affidati a Saverio Costanzo, che poi rinunciò al progetto nel 2015. Successivamente, subentrò il regista polacco Pawlikowski, che scrisse una sceneggiatura con la consulenza dello stesso Carrere prima di abbandonare la direzione, rendendosi conto che Limonov era “una persona che non mi piace, o almeno non abbastanza da farci un film.

Infine è arrivato il turno di Kirill Serebrennikov, un cineasta che ha conosciuto il vero Limonov ed è perfettamente conscio del clima culturale raccontato nell’opera di Carrere. Lo stesso Serebrennikov ha rivelato pubblicamente:

«È stato un eroe della mia gioventù, ero affascinato dalle sue poesie, dal suo essere antieroe, contro la borghesia, contro il sistema. Ma quando ho iniziato ad avvicinarmi a lui, a seguire la sua carriera politica, il mio sguardo è cambiato: il suo Partito Nazional Bolscevico diede il primo assaggio del fascismo, di quelli che sarebbero diventati i fascisti russi. Ma il libro è diventato un bestseller e questo significa che c’è qualcosa, nel personaggio, per cui la gente crede che sia importante per comprendere il presente.»

Eduard Limonov sarà interpretato dall’attore britannico Ben Whishaw (famoso per aver ricoperto, tra gli altri, il ruolo di Q nell’ultima saga di James Bond). L’attrice russa Viktorija Mirošničenko (La ragazza d’autunno) vestirà i panni della moglie Elena Scapova. Il film uscirà nelle sale italiane il 5 settembre 2024, distribuito in Italia da Vision Distribution.

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Sebastiano Pistritto

Nato e cresciuto in Sicilia. Dopo la maturità, scappo a Milano in cerca di un corso di laurea utile solo a giustificare la fuga e, infatti, mi iscrivo a Scienze sociali. Dopo la laurea, un po’ per caso e un po’ per gioco, scrivo e dirigo un cortometraggio. Finalmente, capisco cosa voglio fare da grande. Frequento l’Accademia Cinema Toscana e mi diplomo in regia e sceneggiatura. Svolgo un tirocinio di sei mesi presso Read My Script, scrivo un lungometraggio per la 9Muse e realizzo opere di dubbio gusto per conto di V Channels. Attualmente vivo a Roma.
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