Torino, ovvero la New Hollywood. La città piemontese ed ex capitale d’Italia sta vivendo un momento davvero magico.
Il 42° Torino Film Festival diretto da Giulio Base è stato un successo avendo presentato ottime pellicole in concorso e ospitato star del calibro di Sharon Stone e Ron Howard, Alec Baldwin, Angelina Jolie, Vince Vaughn, Matthew Broderick e la moglie Sarah Jessica Parker, Rosario Dawson, Emmanuelle Béart, Billy Zane e Julia Ormond.
Un anno, questo 2024, da ricordare soprattutto per la due giorni di ottobre dominata dalla presenza di Martin Scorsese invitato dal Museo Nazionale del Cinema, e prima ancora il Premio Stella della Mole consegnato alla regista Jane Campion il 1° ottobre e allo sceneggiatore Paul Schrader a maggio.
Una parata di grandi personalità del cinema mondiale che, a quanto pare, è destinata a proseguire anche nel 2025. Gli spazi del museo sono infatti pronti a ospitare la mostra The Art of James Cameron dal 26 febbraio al 16 giugno.
Ideazione e allestimento della mostra
Ideata dalla Cinémathèque française di Parigi in collaborazione con l’Avatar Alliance Foundation, rappresenta l’esplorazione definitiva di uno fra i più immaginifici cineasti della Settima Arte, specialista della fantascienza e creatore di spettacolari cult come Terminator (1984), Aliens – Scontro finale (1986), The Abyss (1989), Titanic (1997) e Avatar (2009).
Curata da Kim Butts e Matthieu Orléan e adattata insieme al direttore del Museo del Cinema Carlo Chatrian, la mostra celebra il genio creativo di Cameron attraverso un viaggio lungo quasi 50 anni, tanti quanti ne ha la carriera del regista canadese, autore che oggi mette a disposizione un vasto archivio privato capace di raccogliere una straordinaria selezione di opere rare e inedite poiché mai viste prima.
L’allestimento sfrutta la verticalità della Mole Antonelliana mostrando i tasselli di un processo creativo che ha anticipato l’applicazione delle avveniristiche tecnologie cinematografiche nella fase di post-produzione, finalizzata allo sfoggio degli incredibili effetti speciali che tanto hanno saputo stupire le platee di tutto il mondo.
L’esposizione
The Art of James Cameron è invenzione ante-macchina da presa, è penna, matita e colori, schizzi, modellini, idee, temi, immagini, concept, illustrazioni. Un universo affascinante ed esteso, organizzato in sei aree tematiche denominate “Sognare ad occhi aperti”, “La macchina umana”, “Esplorare l’ignoto”, “Titanic: Viaggio nel tempo”, “Creature: Umani e Alieni” e “Mondialità selvagge”.
I visitatori potranno così conoscere James Cameron ammirando materiale eccezionale, tra cui oltre 300 oggetti originali in esposizione, disegni, dipinti, costumi, fotografie e tecnologie 3D. Insomma, una “autobiografia attraverso l’arte”, definizione dello stesso Cameron:
“Sono cresciuto in un una piccola città del Canada e disegnavo continuamente. Ero ispirato dai fumetti, dai libri di fantascienza e dai film che divoravo avidamente. Più illustratore nel cuore che artista, usavo i miei disegni e dipinti per raccontare storie. Questa è stata una preparazione perfetta per passare all’arte del cinema quando avevo vent’anni“.
Dopo la mostra monografica Il mondo di Tim Burton nel 2023 (in grado di totalizzare oltre 500 mila ingressi), The Art of James Cameron promette di incantare allo stesso modo. Inoltre, il regista ha anticipato durante un videocollegamento dall’Australia nel corso della premiazione il 2 dicembre di Zoe Saldaña (attrice co-protagonista di Avatar) che sarà a Torino per l’inaugurazione della sua mostra: “Penso che tra un paio di mesi ci vedremo alla Mole Antonelliana.”