Titolo originale: Bring her back
Regia: Danny e Michael Philippou
Sceneggiatura: Danny Philippou, Bill Hinzman
Cast: Sally Hawkins, Billy Barratt, Sora Wong
Musiche: Cornel Wilczek
Produzione: Australia 2025
Genere: Horror
Durata: 104 minuti

Trama
Orfani di entrambi i genitori, i due fratelli Andy (Billy Barratt) e Piper (Sora Wong) vengono affidati a Laura (Sally Hawkins), una madre adottiva apparentemente premurosa ma in realtà enigmatica e ambigua. I due giovani finiranno per confrontarsi con una verità sconvolgente e un terribile rituale.
Recensione
Bring her back, ovvero la seconda opera diretta dai fratelli australiani Danny e Michael Philippou, registi dell’acclamato Talk to Me. Un film che parte con un approccio all’horror molto personale, autoriale grazie a immagini visive suggestive, un setting narrativo affatto didascalico e un proliferare di temi portanti, dall’elaborazione del tutto al concetto di famiglia, il rapporto tra genitori e figli nonché tra fratello e sorella.
Però, mentre la pellicola prosegue, i cliché tipici del genere si fanno sempre più presenti e quell’attenzione data al fattore psicologico, al modo di reagire della mente umana di fronte a un forte shock come quello di una perdita improvvisa ma in un contesto sovrannaturale, perde progressivamente di spessore seppur senza esaurirsi mai.
Le sequenze violente e splatter compaiono sporadicamente, e solo quella che rappresenta il momento di svolta dell’intero film si palesa esagerata e fine a se stessa, in particolare nel suo essere eccessiva. Tuttavia va riconosciuto a questa e altre scene che la loro realizzazione è davvero molto buona. Se la fotografia possiede buoni spunti di resa, il lavoro con il sonoro ingrana una marcia in più nel coinvolgimento dello spettatore, ponendosi come elemento fondamentale per restituire le più pure sensazioni dell’horror.
Il cast è guidato da Sally Hawkins, perfetta per il ruolo, capace perfino di compensare alcuni dei problemi di scrittura del suo personaggio, affiancata da attori giovani e promettenti come Billy Barratt, Sora Wong, Jonah Wren Phillips, Sally-Anne Upton e Mischa Heywood. Bring Her Back – prodotto da Sony Pictures in collaborazione con A24 – si trova insomma in una strada a metà tra il cinema autoriale che vuole raccontare altro e il cinema più spudoratamente di genere.