Adolf Hitler ha commesso un errore veramente imperdonabile: portava i baffetti ‘alla Charlot’.
O Capitano, mio Capitano!
Il fatto che dopo tanti anni questo finale riesca ancora a commuovere, lo si deve alla sua carica emotiva straordinaria e alla bellezza delle immagini.
Lettera al Savonarola
La scena che ci interessa è quella in cui Mario e Saverio si accingono a scrivere una lettera, indirizzata nientemeno che a… Girolamo Savonarola!
L’addio di Frodo
Il ritorno del Re, inaspettatamente, si è concesso un passaggio ulteriore, più intimista e riflessivo, l’addio di Frodo.
In guardia, maccherone!
Maccarone, mi hai provocato, e io ti distruggo!
Il domatore di donne
Ironia, bellezza, introspezione, fantasia: Federico Fellini è tutto questo ed altro ancora. E Guido? Guido è Fellini, che dopo il successo de La dolce vita entra in una crisi profonda.
Un raduno inutile ma… un sacco bello
In un’afosa giornata di agosto, quando Roma si svuota e quasi tutti sono fuori a godersi le sospirate ferie, sotto un sole accecante e un caldo torrido eccoli là, i personaggini di Verdone.
L’arrivo del Conte Orlok
È strano come a volte certi film d’annata siano cento volte più efficaci di molti altri, diciamo, più attuali, nonostante l’evidente disparità di mezzi tecnici e l’assoluta mancanza di effetti speciali. È il caso, questo, del capostipite di tutti gli horrors, vale a dire Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau.
Maschere e pulsioni primordiali sotto la debole superficie sociale
È difficile descrivere l’impressione di certe scene, quando le immagini e i suoni si stagliano nella mente, e il loro ricordo perdura anche quando non abbiamo più motivo di pensarci. Ecco, il film di Stanley Kubrick, il discusso Eyes Wide Shut, contiene numerose sequenze di questo tipo.
Una misteriosa telefonata
In una delle scene de Totò e le donne, il Cavalier Filippo Scaparro (Totò), rientrato a casa dopo una giornata di duro e onesto lavoro, viene a sapere dalla domestica di una misteriosa telefonata, di cui essa non ricorda praticamente nulla.